Firenze-Vlahovic, prove (difficili) di tregua

Attesa per capire come si comporteranno i tifosi, mentre Italiano spera che ci sia una tregua per i prossimi mesi

E’ la prima volta dall’inizio della stagione che la Fiorentina prepara una partita dopo aver perso e deluso a livello di prestazione, è perciò chiara la necessità di rispondere in modo convincente, scrive stamani La Nazione. Lo stadio si presenterà fra l’altro in versione più tappezzata (al 75 per cento, secondo le nuove regole) e il tifo «in presenza» sarà un notevolissimo banco di prova per un gruppo che nelle ultime due settimane è stato investito dal caso Vlahovic.

Un tamponamento vero e proprio e – dopo il durissimo comunicato della proprietà diretto principalmente contro i procuratori dell’attaccante – ora la Fiorentina ha la necessità di gestire un malumore ambientale pericoloso anche per il resto della squadra. E mentre non è esclusa la possibilità di una mossa formale indirizzata ad abbassare i toni (Un messaggio distensivo? Un intervento social?), risultano movimenti diplomatici con chi domenica riempirà la Curva Fiesole, che per la prima volta ritroverà il tifo organizzato.

Il senso è quello di favorire una tregua ambientale, perché il contatto fra Vlahovic e i tifosi che hanno seguito la squadra a Venezia ha chiarito qual è il pensiero dominante in curva, e non solo lì. Impossibile farlo cambiare, doveroso fare in modo che la contestazione personale a Vlahovic non abbia ricadute sulla squadra. Perché è proprio questo clima che preoccupa i giocatori e di conseguenza l’allenatore viola.