Callejon: (quasi) sempre dal 1’ ma (troppo) spesso trasparente. Solo 2 tiri, pochissimi dribbling e una raffica di passaggi all’indietro

Callejon: (quasi) sempre dal 1’ con Italiano, ma (troppo) spesso trasparente. Solo 2 tiri in stagione, pochissimi dribbling e una raffica di passaggi all’indietro

Solo Vlahovic e Biraghi sono partiti titolari più volte di José Maria Callejon in stagione. Il serbo e il capitano, infatti, hanno preso parte alle gare di Serie A della Fiorentina 8 volte su 8 fin qui, poi c’è lo spagnolo.

7 SU 8. Callejon, al pari di Milenkovic, è partito dal 1’ in 7 partite su 8 disputate dalla formazione di Italiano. Al netto delle anomalie di questo calendario di Serie A, con ad esempio calciatori come Nico Gonzalez rientrato dall’Argentina in extremis per Atalanta-Fiorentina e a tre giorni da Venezia-Fiorentina, nonostante le insistenti rotazioni di Italiano lo spagnolo è a tutti gli effetti un intoccabile per il tecnico viola. Solo contro l’Inter, infatti, Callejon non è partito titolare, subentrando solamente nel finale. Ad oggi ha già superato le partenze da titolare collezionate l’anno scorso, giocando tra Napoli e Venezia gli stessi minuti che disputò in Serie A l’anno scorso dall’ultima volta in cui venne schierato dal 1’, a Napoli a metà gennaio, nel disastroso 6-0.

8 SU 9. Tutto lascia pensare che col Cagliari, domenica, Callejon farà 8 su 9 dal 1’. Stavolta, non solo per scelta, ma anche per necessità. L’assenza di Sottil per squalifica, infatti, lascia in dote a Italiano la presenza di due soli calciatori offensivi oltre ai sicuri titolari Gonzalez e Vlahovic: Saponara e Callejon, appunto. C’è, tuttavia, una nuova insidia per lo spagnolo: Castrovilli. Il numero dieci viola, infatti, sta aumentando sempre più i ritmi in allenamento. La botta rimediata a Genova è già solamente un ricordo, e l’ipotesi di poterlo rivedere già coi sardi in campo non è assolutamente campata per aria. Dove? Già nelle settimane scorse Italiano non aveva escluso apriori di poter schierare l’ex Bari e Cremonese come esterno offensivo, al pari di Bonaventura. Un altro candidato a spostarsi più avanti può essere Odriozola.

TRASPARENTE. Le indicazioni che arrivano dal centro sportivo in vista del Cagliari, ad oggi, parlano di un tridente offensivo che sarà formato da Callejon-Vlahovic-Gonzalez, il più utilizzato fin qui da Italiano. Del (ridotto) parco di esterni offensivi, lo spagnolo è l’unico a non aver trovato ancora né un gol né un assist. Non solo: fin qui l’ex Napoli ha collezionato solamente 2 tiri.

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Di tagli partendo da dietro sul secondo palo, suo vero punto di forza nell’esperienza al Napoli, se ne sono visti pochissimi, nonostante già in ritiro a Moena Italiano ci abbia lavorato a lungo. Saltare l’uomo è diventato un evento più unico che raro, mentre sono tantissimi i passaggi all’indietro piuttosto che in altre direzioni del campo, cosa che si è perpetrata in maniera insistente a  Venezia.

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CAMBIO DI MARCIA. “Non si può pensare che faccia gol solo il centravanti”, disse tra le prime dichiarazioni da allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano, che ha ri-generato solamente in parte anche lo stesso Callejon. Alla prima uscita casalinga di campionato, col Torino, uscì tra i grandi applausi del Franchi. Già da domenica col Cagliari, serve che Callejon inizi a cambiare marcia. Magari sbloccandosi dal punto di vista realizzativo o con assist, che nel suo ultimo anno al Napoli erano stati rispettivamente 4 e 7 (stiamo parlando di un anno e mezzo fa, non certo una vita). A Firenze, invece, i numeri sono ai limiti dell’impietoso: 1 gol (in Coppa Italia col Padova) e 2 assist (1 col Cosenza poche settimane fa in Coppa Italia e 1 per Vlahovic contro il Cagliari a inizio gennaio 2021) in 31 presenze, che non può certo essere un bottino soddisfacente, tanto dal non raggiungere neanche il 6 nelle votazioni medie, stando su un anonimo 5,5.