
Chiunque abbia visto la gara di Venezia ha avuto l’impressione che fosse tornato Iachini sulla panchina viola
Una partita brutta, anzi la più brutta dall’inizio di campionato, ha smorzato i sogni dei tifosi della Fiorentina. Alla vigilia della gara di Venezia c’era la speranza di poter battere la squadra di Zanetti per confermarsi nella parte altissima del campionato. E classifica alla mano la Fiorentina non era certo chiamata all’impresa. Eppure i viola sono usciti sconfitti anche alla luce di una prestazione che ha ricordato in troppe occasioni la Fiorentina di Iachini. Una squadra piatta, sopraffatta in ritmo e voglia dagli avversari che con Italiano non avevamo mai visto.
Una battuta d’arresto da cancellare immediatamente
Con la speranza che quella di Venezia non sia stata una sconfitta che lascia il segno, domenica la Fiorentina tornerà in campo. Al Franchi contro il Cagliari, altra squadra non certo irresistibile, i viola hanno l’occasione di mettersi alle spalle un bruttissimo lunedì sera in laguna. Perché quella sconfitta ha riproposto tutti i problemi di cui si era abbondantemente parlato in estate. Ma che poi erano stati messi sotto il tappeto dal grande lavoro di Italiano. Serve riprendere subito il cammino affinché la sconfitta di Venezia resti solo un episodio.
Capitolo Vlahovic: non facciamoci male da soli
Chiudiamo con il capitolo Vlahvoic. Al termine della gara di Venezia è volato qualche insulto nei suoi confronti dallo spicchio del Penzo occupato dai tifosi della Fiorentina. Qualche fischio da qualche tifoso, non tutti, e non così immeritati vista la prestazione del serbo ma anche del resto della squadra. Ma non facciamoci male da soli. Purtroppo paghiamo una scelta scellerata del presidente Commisso che ha voluto mettere tutto in piazza complicando e non poco la situazione interna alla Fiorentina. Per altro non ascoltando minimamente Italiano che aveva chiesto di non intaccare la serenità del gruppo. Ora è stata pesantemente intaccata. Non dentro lo spogliatoio ma all’esterno e nei confronti della squadra.
La gara contro il Cagliari anche in questo senso sarà un altro banco di prova
Anche perché, e questo i giocatori lo sanno, se le cose dovessero andar bene tutti felici e contenti ma alla prima difficoltà in un Franchi pieno al 75% i mugugni non mancherebbero. Soprattutto nei confronti di Vlahovic. Ma questo atteggiamento, giusto ribadirlo ancora una volta, danneggia solo e soltanto la Fiorentina. Dunque l’invito accorato è di lasciar stare il futuro di Vlahovic e pensare solo al presente della Fiorentina.
Anche perché siamo ancora a ottobre ed è lunga da qui a gennaio, infinita da qui al termine della stagione. Per costruire una stagione importante serve avere un Vlahovic centrato e ben immerso nel mondo Fiorentina. Quel che sarà dal primo giorno dopo la fine del campionato adesso non deve interessare. Anche perché Dusan andrà via sia con la Fiorentina in Europa che con la squadra a metà classifica. Dunque va sfruttato finché indosserà la maglia viola per il bene della squadra.

Di
Francesco Zei