Connect with us

Rassegna Stampa

Meno dirette social, Italiano blinda gli allenamenti della sua Fiorentina

Cambia la strategia di comunicazione del club viola rispetto allo scorso anno: presto altre novità sul web

Con la riapertura degli stadi i tifosi della Fiorentina hanno ritrovato dal vivo la propria squadra. E in attesa di un ulteriore allargamento della capienza degli impianti (entro fine anno si dovrebbe arrivare all’apertura al 75%) anche la società ricalibra la comunicazione. Soprattutto in ambito social. Scrive il Corriere Fiorentino.

Superata la fase più complicata della pandemia l’approccio è cambiato rispetto ai primi mesi dell’anno. Quando su indicazione della proprietà si è lavorato per una comunicazione più immediata con i tifosi attraverso il racconto in presa diretta della quotidianità e degli allenamenti. Un obiettivo non banale. Anche per la crescente privacy richiesta dagli allenatori e dai loro staff che riguarda un po’ tutte le società, nel quale bilanciare i bisogni dei canali di comunicazione con quelli tecnici, più strettamente legati al lavoro sul campo.

E così se nei primi mesi dell’anno era possibile seguire live parte delle sedute d’allenamento. Con qualche breve intervista a inizio o fine seduta ai microfoni ufficiali del club. Grazie alla presenza di due giornaliste, oggi la comunicazione viola è più studiata, meno incline alle dirette (rimaste per le partite e le domande dei tifosi a Italiano).

E per la quale sono in arrivo novità. Ritiro di Moena a parte, ed escluse le prime parole di Burdisso o Italiano, o il bentornato dopo l’estate come a Castrovilli e Quarta, sui profili social del club sono drasticamente diminuite le dirette durante il lavoro al centro sportivo. Mentre sono aumentati i servizi registrati sugli allenamenti e i contenuti più originali o scherzosi.

In tempi in cui l’esposizione mediatica dei giocatori è condizionata da fattori esterni, mentre sui social abbondano violenze verbali e offese che pure Commisso stigmatizzò in uno dei suoi interventi dagli Usa, la strategia è più cauta. Sempre rivolta al contatto diretto che presidente e società avevano annunciato e legata alla città come confermano le location delle presentazioni, ma consapevole delle conseguenze e delle esigenze tecniche.

In attesa che il Viola Park apra le porte ai tifosi, riportandoli a vedere gli allenamenti come avveniva in passato, la Fiorentina gestisce così il ritrovato entusiasmo per il buon avvio in campionato. E la cura dei dettagli che ogni tecnico e il suo staff richiedono. Conferma di una tendenza avviata anni fa, quando anche Prandelli, nella prima esperienza fiorentina, blindò i campini.

Click to comment
Iscriviti
Notifica di
guest

0 Commenti
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

0
Lascia un commento!x