Niente più gerarchie in porta. Medie gol subiti e clean sheet a confronto due estremi difensori viola. E anche a Genova sarà ballottaggio
“San Pietro” Terracciano, come lo ha ribattezzato Commisso dopo l’ottima prestazione contro l’Atalanta, si candida ad insidiare anche a Genova il ‘grado’ di titolare di Bartlomiej Dragowski. Difficile pensarlo fino a qualche settimana fa, quando tra gli argomenti del contendere nei giorni di Gattuso alla Fiorentina, c’era proprio la permanenza del portiere polacco, su cui l’ex tecnico del Napoli aveva più di qualche dubbio. Sotto esame, infatti, c’era la capacità di giocare con i piedi di Dragowski. Un mantra per Gattuso l’impostazione dal basso, così come lo è anche per Italiano, che dal proprio portiere si attende un coinvolgimento attivo in fase di costruzione dal basso ma anche e soprattutto lucidità nelle uscite alte coi piedi, dovendo sopperire alla difesa molto alta con cui predilige giocare l’ex Spezia. L’esordio con la Roma non ha certo giocato in favore di Dragowski, sostituito alla grande dallo stesso Terracciano.
NUMERI E STATISTICHE. Certo, trattandosi di un portiere, conta molto quanto fatto tra i pali. Terracciano non ha mai sbagliato una partita in cui è stato chiamato in causa, da subentrante o da vice. Decisivo in almeno due circostanze a Bergamo, con la parata su Zapata da due passi che ha contribuito e non poco alla vittoria dei suoi. Innegabile che sulla salvezza della Fiorentina dello scorso anno abbia influito tantissimo lo stesso Dragowski. Diverse le prestazioni sugli scudi del polacco, ma con qualche piccolo difetto mai risolto del tutto.
Dal punto di vista dei gol incassati, stando alla sola esperienza in Fiorentina, il confronto parla in favore dello stesso Terracciano:

La media gol incassati dall’estremo difensore campano è di 1 gol spaccato a partita, mentre per il polacco è di 1.46. Le partite chiuse senza subire gol, al contempo, indicano un Terracciano in vantaggio con 8 gare su 23 chiuse col cleen sheet, cioè il 35%, mentre nel caso di Drago siamo a 18 su 78, cioè il 23%. Certo, il valore degli avversari falsa il conto, avendo Terracciano spesso giocato in Coppa Italia negli ultimi due anni, quando ad inizio competizione gli avversari incontrati dai viola sono stati anche di categoria inferiore. L’anno scorso, stando alle sole gare di Serie A giocate dai due portieri viola, Terracciano ha rimediato una media voto di 6,5, 6,25 invece per Dragowski (dati Fantagazzetta).
COI PIEDI. Già l’anno scorso, allo Spezia, Italiano cambiava i portieri scegliendo tra Zoet e Provedel in base alle doti coi piedi dei propri estremi difensori. Così a confronto i dati sui passaggi di Terracciano-Dragowski in Serie A l’anno scorso:
Dati Terracciano (Opta)

Dati Dragowski (Opta)

Così quelli di questo avvio di stagione:
Dati Terracciano (Opta)

Dati Dragowski (Opta)

Da notare come i dati di Terracciano siano migliorati rispetto all’anno scorso, e come sia sensibilmente migliore il raffronto in favore del campano sulla percentuale di passaggi riusciti nella metà campo avversaria (raffronto da fare tra i dati del passato campionato del polacco e di quello attuale di Terracciano, avendo Dragowski giocato solo una manciata di minuti prima del rosso a Roma). Dati, questi, sicuramente al vaglio dello staff di Italiano, che dai propri portieri esige molto anche con i piedi. Su questo, Dragowski deve ancora migliorare, e non da oggi. La competizione si annuncia serrata.

Di
Gianluca Bigiotti