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CorFio: Vlahovic, la parola d’ordine di Commisso è resistere… e rilanciare

Commisso

Commisso torna su Vlahovic “L’offerta giusta ancora non ci è arrivata, gli abbiamo proposto l’ingaggio più alto della storia viola”

Resistere, resistere, resistere! Eccola, la parola d’ordine. Stringere attorno a Dusan Vlahovic una marcatura degna della miglior difesa del mondo sperando che, alla fine, il gioiello più prezioso della vetrina viola resti al suo posto. Missione difficile ma, forse, non impossibile. Scrive il Corriere Fiorentino.

«Il ragazzo deve capire che sono stati Rocco, la sua famiglia e la Fiorentina a portarlo dov’è», ha detto ieri al Tgr Rai Toscana il presidente della Fiorentina. Si torna sempre lì. Alla richiesta di riconoscenza. Parola che nel calcio, ma non solo, difficilmente trova cittadinanza. Poi, la «promessa». «Se poi se ne vorrà andare ne potremo parlare, ma non quest’anno». Sembra di rivivere la situazione già vista un paio d’anni fa con Chiesa («la Juve ce lo ha rubato offrendogli tanti soldi», ha detto ier il patron), quando Commisso ne stoppò la cessione alla Juventus rifiutando di sedersi a qualsiasi tavolo di trattativa.

Questione di orgoglio, e di principio. Eppure, rispetto ad allora, c’è una differenza. E basta ascoltare le parole del patron per coglierla. «Vlahovic non è mai stato messo in vendita, anche se sta succedendo di tutto ed è vero che ci sono movimenti di altre squadre e dei procuratori ma l’offerta giusta non è arrivata e anche se arriverà non credo che andrà via».

Traduzione: l’intenzione è tenerlo e, per farlo, l’asticella del prezzo verrà tenuta (molto) in alto

Vicina, come aveva già detto mercoledì sera lo stesso Commisso, ai 100 milioni di euro. Una cifra quasi irraggiungibile praticamente per tutti (l’Atletico Madrid ne offre 70) ma non, per esempio, per il Manchester City che tra parte fissa e bonus potrebbe anche sfondare il muro degli 80 milioni. Per questo, riuscire a trattenere il bomber, resta un’operazione complessa.

E poi perché il presidente pone un’altra «condizione». «Il contratto — ha aggiunto — si deve allungare, gli abbiamo proposto un accordo che sarebbe il più ricco nella storia della Fiorentina ma va allungato». Anche perché altrimenti tra un anno il prezzo crollerebbe ed il club («duramente colpito dalla crisi», Commisso dixit) non potrebbe permetterselo.

La proposta, in sintesi, è questa: accordo prolungato (almeno) fino al 2024, ed ingaggio da quasi 5 milioni netti. Così, i viola, hanno ributtato la palla nella metà campo di Vlahovic e di certo nelle prossime ore, in un senso o nell’altro, la telenovela si chiuderà. Nel frattempo, ieri, si è chiusa quella legata a Milenkovic. Il difensore serbo infatti ha rinnovato per un’altra stagione (di fatto, rimandando al prossimo anno gli stessi problemi di quest’estate), firmando un accordo che porta il suo stipendio da 800.000 a 2,5 milioni di euro più bonus.

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