Il presidente della Regione Toscana parla della ristrutturazione dello stadio fiorentino e dell’opzione campigiana. Poi sul tecnico: “Firenze ha bisogno di innamorarsi”
Intervenuto a ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha parlato così della ristrutturazione del Franchi: “Vedo la prospettiva ben avviata, il Recovery Fund è una mole ingente di finanziamenti, il Franchi è un impianto sportivo che ha un valore culturale significativo. Uno stadio che trasformava l’architettura in cemento armato, inaugurato nel 1931 da Nervi che poi fu protagonista anche a Roma. Soprattutto per l’innovazione tecnologica. Questo stadio è un bene vincolato dalla Soprintendenza, per la straordinarietà della tribuna che non ha piloni, l’eleganza della torre di Maratona, la bellezza delle salite. Come bene culturale rientra nella missione uno delle opere finanziabili dal Recovery. Ma questo significa che ci sono delle scadenze”.
TEMPI. “Sappiamo che la progettazione esecutiva entro l’anno prossimo deve rendere cantierabile l’opera, ed entro il 2026 deve essere realizzata l’opera. Per questo ci saranno dei controlli per fare il tutto. Diventa una garanzia rispetto ad un procedimento ordinario. Sarà anche un esempio per dare allo sport una prospettiva nuova per la ristrutturazione degli impianti. Uno stadio non deve vivere solo ogni 15 giorni, ma quotidianamente. Ci saranno tante attività all’interno dell’impianto, come accade all’estero. In Italia purtroppo siamo in ritardo”.
FIORENTINA. “Impianti di proprietà? La legislazione italiana è molto farraginosa. Ma per un nuovo impianto spesso si fanno i conti su quello che interessa alla società sportiva. Ma come a Firenze, con Commisso che aveva individuato l’area di Campi Bisenzio, uno stadio poteva costare 150-200 milioni, poi dovevamo spendere 300 milioni per le strade da fare, interventi di canalizzazione idrica in un’area delicata che una volta era una palude, parcheggi, trasporto pubblico con la tramvia. Quando si ipotizzano questi interventi non si considera il carico dell’istituzione pubblica per urbanizzare queste aree. Meglio pensare a delle ristrutturazioni efficienti, come sul Franchi. Anche Commisso sta in modo costruttivo entrando in questa logica. Sta facendo un bel lavoro per dare identità alla Fiorentina, con il Viola Park alla Fiorentina. Daranno una sede, una casa alla Fiorentina. Ci sarà un’unicità che consente identità”.
VIOLA PARK. “Sta venendo fuori un impianto davvero bello, e stanno lavorando con molta rapidità. È una cosa importante. Il fatto che il bambino della scuola calcio possa ritrovarsi gomito a gomito non solo con il campione, ma anche con chi gioca in Primavera, il fatto di socializzare, di poter fare il ritiro invece di utilizzare impianti vari nell’area fiorentina, ci aiuta a dare un senso maggiore all’identità delle nostre società”.
ITALIANO ALLA FIORENTINA. “Ho molta fiducia, lo dicevo da tempo che c’era bisogno di un tecnico italiano, ora proprio di nome e di fatto. Ha determinazione e grinta come possono mettere i giovani, lo ha dimostrato a La Spezia. Firenze ha bisogno di innamorarsi dell’allenatore e della persona, ci sono tutte le possibilità”.
OLIMPIADI. “Olimpiadi tra Toscana ed Emilia Romagna? Riprenderemo il discorso, ne abbiamo parlato con Bonaccini qualche giorno fa. Vogliamo rilanciare il progetto per il 2032, che richiederà la scelta nel 2025. A Roma ci potrebbe essere la cerimonia inaugurale con le gare di atletica, e poi tra Toscana ed Emilia, con l’alta velocità che ci collega in poco tempo, con le altre discipline. Bologna-Firenze ormai è meno di un’ora”.

Di
Redazione LaViola.it