
Parla l’ex amministratore delegato della Fiorentina con i Della Valle, che con Radrizzani potrebbe rilevare il club di Lotito
Oggi è il giorno. L’attuale proprietà della Salernitana dovrà comunicare entro la mezzanotte alla Federcalcio l’avvenuta cessione del club in virtù della scadenza fissata dal Consiglio federale in base alla norma che vieta la doppia proprietà nella stessa categoria. Il club campano è in mano per metà alla Omnia Service di Enrico Lotito, e per l’altro 50 per cento alla Morgenstern che fa capo a Marco Mezzaroma. Dunque, il figlio e il cognato del presidente della Lazio. E dunque, bisogna vendere e vendere a qualcuno che non sia un familiare, il limite è il quarto grado di parentela. È probabile, però, che oggi non sarà il giorno della cessione a un nuovo proprietario, ma quello della creazione di un trust, un soggetto terzo indipendente che avrà sostanzialmente due compiti: rappresentare la società in Lega e organizzare la vendita vera e propria nell’arco di sei mesi, sei mesi che sono una delle condizioni poste dalla Federcalcio per validare il passaggio. Il problema è proprio questo: sarà un trust «vero» come ha auspicato Gravina o c’è il rischio di qualche ambiguità nella definizione del nuovo equilibrio?, si chiede La Gazzetta dello Sport.
TRUST. Per il futuro della Salernitana si va verso la costituzione di un blind trust, conferma Il Corriere dello Sport. Tutto avverrà nell’ultimo giorno utile per risolvere l’impasse societario. La deadline è alle 23,59 di oggi. Questa, a meno di cambi di rotta dell’ultimo momento, dovrebbe essere l’opzione scelta da Claudio Lotito e Marco Mezzaroma.
PRECISAZIONE SALERNITANA. Ieri sera la Salernitana, con una nota, ha smentito i tanti rumors relativi «a presunte trattative, talvolta irricevibili, di cessione della Società stessa». Nel comunicato il club granata ribadisce che «si sta adoperando al fine di risolvere la problematica della multiproprietà con trasparenza e nel rispetto della legge». Una frase, quest’ultima, che sembra confermare proprio l’opzione blind trust, a cui sta lavorando da giorni il commercialista Gianluca Vidal.
PROPOSTA DA DUBAI. L’ultima manifestazione d’interesse, peraltro inoltrata per conoscenza anche in Figc, è arrivata dagli Emirati Arabi Uniti, in particolare da una cordata composta da Bin Zayed International (come investitore), con sede a Dubai, e da Blue Skye Financial Partners (come finanziatore), che ha sede a Lussemburgo. L’offerta, datata 21 giugno, è di 50 milioni ed è valida fino alla mezzanotte del 3 luglio. Bin Zayed International fa parte di Bin Zayed Group, che a sua volta fa capo a un membro della famiglia reale di Abu Dhabi, mentre Blue Skye è un fondo azionista, che è anche socio di minoranza del Milan, guidato da Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo.
RADRIZZANI NON MOLLA. Resta sul tavolo l’offerta di Andrea Radrizzani, patron del Leeds United, che si aggirerebbe sui 40 milioni. Parla Sandro Mencucci, membro del CdA del Leeds ed in passato amministratore delegato della Fiorentina: «Come gruppo Aser, ed insieme con il gruppo 49ers Enterprises, abbiamo presentato un’offerta reale con tanto di cifre e modalità di pagamento. La cifra è in linea con quella di altre transazioni relative a società di calcio di dimensioni analoghe, che però avevano anche degli asset immobiliari, che invece la Salernitana non ha. Il nostro obiettivo è stabilizzare il club, facendo il possibile per mantenerlo in A. Cosa faremmo se ci dovesse essere un trust? La nostra trattativa potrebbe anche continuare dopo. Ribadisco: c’è un’offerta reale, fatta da persone importanti e credibili a livello internazionale».

Di
Redazione LaViola.it