
Le dichiarazioni dell’allenatore viola a margine della sconfitta contro il Napoli
L’allenatore della Fiorentina, Giuseppe Iachini ha parlato a DAZN dopo la sconfitta contro gli azzurri:
“Volevamo fare una buona partita per dare continuità. Sul piano della compattezza abbiamo fatto bene, perché il Napoli crea tantissimo, ma nel momento in cui abbiamo avuto palla abbiamo sbagliato qualche pallone di troppo e questo non ci ha permesso di essere pericolosi con le azione che avevamo preparato. Abbiamo avuto un giorno in meno di recupero rispetto al Napoli, la fatica si è fatta sentire. Sullo 0-0 la partita era in equilibrio, per un episodio poi ha preso binari diversi: ci dispiace perché potevamo fare meglio sul piano tecnico, ma la squadra si è impegnata”.
RIGORE. “La maglia è appena appena tirata, il tuffo è stato accentuato un po’, ma sono decisioni arbitrali. Ci dispiace perché è stato un episodio importante. E’ una decisione che dobbiamo accettare. Stavamo concedendo poco e avremmo potuto creare qualche pericolo in più col passare del tempo”.
GIOCO SULLE FASCE. “Avevamo preparato la partita per essere ancora più incisivi nell’andare a creare i presupposti come avevamo fatto con Juve e Lazio, ma ci è mancata un po’ di energia essendo la terza partita e avendo meno recupero del Napoli. Potevamo fare meglio nel palleggio”.
CASTROVILLI E BONAVENTURA. “Mi aspettavo nelle uscite qualcosa in più e avevo messo due mezzali così per cercare di attaccare come con la Lazio”.
REGALO DELLA SQUADRA. “Ieri in sede di preparazione della partita, dopo lo studio video, sono entrati il presidente, i dirigenti, tutto lo staff e i magazzinieri al centro sportivo e la squadra mi hanno regalato una maglia con scritto: “Grazie Beppe”. Hanno applaudito tutti e questo denota che c’era tanto timore nella squadra e invece siamo riusciti a salvarci a tre partite dalla fine. Abbiamo lavorato bene e abbiamo migliorato certe situazioni. Sono contento di questo attestato: quell’applauso non potrò dimenticarlo perché fa capire il ringraziamento nei miei confronti e quanta tensione ci fosse nel finale di stagione. Sono contento”.
LA POSSIBILE RICONFERMA. “Il presidente mi aveva fatto capire che sarei potuto restare dopo la Lazio, ma gli ho detto che ci sarebbe un tempo per arrivare e per andare: era giusto che la Fiorentina andasse avanti con un altro progetto e che Beppe andasse via, non perché sto male qui, ma perché qui a livello emotivo c’è una partecipazione di un certo tipo. La Fiorentina per me non è una squadra normale”.

Di
Redazione LaViola.it