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Iachini, l’onta dell’esonero e una salvezza che ha il suo timbro

Su Tuttosport l’analisi del noioso 0-0 tra Cagliari e Fiorentina: Beppe e il fiorentino Semplici non si fanno male. Vlahovic resta a secco

Gara dai contenuti insignificanti: la prima in questo campionato senza che ci sia stato un solo tiro nello specchio della porta avversaria. Cagliari e Fiorentina si spartiscono la posta e fanno il minimo sindacale senza farsi male a vicenda. Tutte e due hanno raggiunto la salvezza con qualche titubanza, dopo che entrambe hanno disputato un torneo sotto traccia che contrasta visibilmente con la valenza degli organici, costruiti con altre intenzioni. Il timore della perdita della categoria le ha attanagliate per gran parte della stagione e non vedevano l’ora liberarsi dall’incubo. Così scrive Tuttosport.

ALLENATORI. Beppe Iachini ha incassato, suo malgrado, l’onta dell’esonero ed è tornato in sella solo a fine marzo dopo la rinuncia di Prandelli. Il suo futuro sarà lontano da Firenze, ma per il momento pensa a chiudere degnamente questa annata e la storia tramanderà ai posteri la certificazione che è stato lui a conquistare la salvezza. Semplici, tra l’altro nativo di Firenze, è stato invece chiamato al capezzale di una squadra alla deriva a febbraio ed ha saputo ricomporre i cocci, tralasciando inutili sofismi e badando al sodo.

NOIA. La gara si snoda con il Cagliari a dettare la tempistica dell’azione, seppur in maniera tutt’altro che convinta. I viola dalla cintola in su hanno sulla carta una notevole forza d’urto, con Vlahovic (un 2000 esploso quest’anno ed ha già segnato 21 gol, con 6 rigori trasformati) che non perde occasione per provare a rimpinguare ulteriormente un bottino cospicuo di reti. Il serbo è rimasto all’asciutto dopo 4 partite che segnava a ripetizione (ed è la seconda volta nelle ultime 8 partite). L’azione ospite è leziosa e non si snoda con fluidità perché Amrabat non è particolarmente ispirato e fa fatica a mantenere gli equilibri nella zona nevralgica. Nello specifico l’importanza di un cursore come Pulgar diventa fondamentale per far partire lo schema. Iachini ha dato fiducia a Kouamé, che ha agito da seconda punta a fianco di Vlahovic, ma l’ivoriano è risultato praticamente nullo. 

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