
Cagliari e Fiorentina non si fanno male, nessun tiro in porta e armistizio tra Semplici e Iachini. Nonostante l’incitamento di Rocco e Ribery
La Fiorentina ora è salva anche per l’aritmetica; il Cagliari quasi. Un punto gli dovrebbe bastare, senza guardare ad altri. Raccolto e meriti vanno letti senza fermarsi su questa partita, che finisce con lo zero totale: niente gol e niente tiri in porta. Non era mai successo in assoluto in questo campionato. Come giustificazione, va compreso il momento: la sfida in pochi giorni è passata da spareggio a pareggio, se poteva essere uno scontro drammatico, adesso invece è un abbraccio armonioso. Cagliari e Fiorentina si sono guadagnate la pace con i risultati soprattutto del turno precedente, le vittorie su Benevento e Lazio hanno addolcito la classifica, allontanato l’ansia. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
SENZA RISCHI. Gli allenatori si possono godere questo tramonto placido senza rischiare la salute, come capitato a Beppe Iachini (parole sue) in questa travagliata annata in viola; senza avere troppi rimorsi da adolescenza per Leonardo Semplici, fiorentino di nascita e di fede. Con lui al timone il Cagliari ha svoltato, 21 punti in 13 partite, soprattutto una progressione straordinaria in meno di un mese, con quattro vittorie e due pari. Tutti qui ricordano come il Cagliari fosse con un piede e mezzo nel burrone il 17 aprile, quando al 90’ stava perdendo 3-2 con il Parma con annesso sorpasso e solitario penultimo posto. Da quella rimonta tra il 91’ e il 94’ è uscita una spinta eccezionale per tornare sopra la linea di galleggiamento.
ZERO. Nonostante la famiglia Commisso in tribuna e Franck Ribery più in basso urlino per caricare i viola, in campo non c’è troppa voglia di rompere l’armistizio. Si bloccano anche i più pimpanti, tipo Vlahovic che dal tre aprile aveva segnato nove reti. Ma stavolta non tira nemmeno lui. Oppure Joao Pedro, che spesso riesce con un colpo a girare i match. Gli arrivano due buoni suggerimenti, però non li trasforma in pericoli. All’ultimo secondo, si intravede la speranza di non chiudere la statistica con lo zero assoluto, ma Biraghi manda alto. I difensori ne escono meglio, gli attaccanti si lamentano, i centrocampisti guardano più dietro che avanti. Rocco Commisso, quando non c’è più nessuno in campo, scende a filmare lo stadio. Il prato vuoto sarà il miglior ricordo di questo pareggio.

Di
Redazione LaViola.it