
La squadra viola si affida alla forza del suo bomber Biancocelesti con tanta qualità e a caccia della qualificazione Champions
Inutile ricordare quant’è forte la Lazio e come, troppo spesso, abbia ricordato di essere morbida la Fiorentina. A quattro turni dalla fine è il momento di vivere alla giornata, anche perché conteranno parecchio anche i risultati delle altre partite. Una fra tutte (Benevento-Cagliari di domani) potrebbe influire sul destino della Fiorentina a prescindere dal risultato di stasera. E da un certo punto di vista è un aiuto psicologico per la Fiorentina, consapevole che la Lazio ha una qualità e uno sviluppo offensivo paragonabili solo a quelli dell’Atalanta, per ricchezza di interpreti e soluzioni stilistiche. Scrive La Nazione.
In una cosa Fiorentina e Lazio sono pari: Vlahovic ha segnato 19 gol come Immobile. E ancora una volta i viola si affidano alla forza del centravanti serbo, salito sul podio europeo dei marcatori nel 2021. Se Dusan è ormai una certezza, il resto della Fiorentina dovrà essere protagonista di una vera e propria impresa per fermare una delle squadre più in forma del campionato. Per prevedere le motivazioni dei biancocelesti non bisogna essere indovini. E in ogni caso ieri Inzaghi ha chiarito l’importanza del match di Firenze: «Per noi e per le nostre ambizioni sarà una partita chiave».
Avendo a disposizione, oltre a Immobile, anche Milinkovic Savic, Correa, Luis Alberto, Lucas Leiva, Lazzari e Acerbi le ambizioni sembrano legittime. Preoccupa invece la fase difensiva della squadra viola, che contro il Bologna è stata raggiunta tre volte da Palacio con azioni in modalità-fotocopia (diversa solo la seconda). La fragilità del fuorigioco viola dev’essere ormai nota se tanti avversari scelgono l’opzione dei tagli verticali per ricevere palla sorprendendo il piazzamento della difesa.

Di
Redazione LaViola.it