
L’ex viola ha commentato i temi più caldi dalla vittoria della Primavera al futuro della panchina
Giovanni Galli a Lady Radio: “Mi piacerebbe che la Fiorentina ripartisse con una programmazione per riportare con il tempo la squadra ai fasti del passato. Mi auguro che Commisso abbia capito gli errori e le difficoltà di questo mondo per ripartire in modo diverso. Calendario? Guarderei solo in casa nostra senza programmare sulle altre perché queste ultime giornate saranno di difficile lettura“.
SULLA PRIMAVERA: “Devo dire che Aquilani ha avuto un impatto con l’Under 18 disastroso e anche in Primavera il campionato non ha regalato grandi soddisfazioni ma in Coppa Italia hanno fatto un bel percorso. Ottimo primo tempo e ripresa di sofferenza ma la Fiorentina è una squadra che fa un gioco propositivo. Stanno sviluppando un gioco di personalità, con idee e perciò bravo Aquilani e mi auguro che si riprenda anche in campionato. Nota di merito per Spalluto che si sta dimostrando all’altezza della situazione. E’ da tenere in considerazione ma insieme a tanti altri perché ci sono elementi interessanti“.
SU AQUILANI: “Come dicevo l’impatto è stato duro poi ha fatto l’esperienza al fianco di Iachini in cui ha imparato sicuramente molto. Quest’anno alla guida della Primavera mi pare stia facendo un buon lavoro. Il compito del settore giovanile è quello di regalare giovani alla prima squadra“.
SU DE ZERBI: “Shakhtar? Ma i campionati che contano sono altri. Tra Fiorentina e Shakhtar si sceglie sempre i viola. E’ un allenatore che fa un calcio propositivo, che fa crescere la squadra e riesce a coinvolgere la squadra. Al Sassuolo a volte cambia gli elementi in campo ma il risultato non cambia. Vuol dire che gli allenatori tiene tutti in considerazione e propone qualcosa che attira l’attenzione dei giocatori. Di contro ha un carattere un po’ particolare, mi verrebbe da dire alla Paulo Sousa“.
SU CRAGNO: “E’ un ragazzo che conosco. Ha fatto un percorso importante, adesso ha raggiunto la maturità. C’è da capire il salto di qualità perché Firenze è più ambiziosa di Cagliari. Nel repertorio di Cragno non ci sono le uscite alte, stesso problema per cui più volte è stato accusato Dragowski“.

Di
Redazione LaViola.it