
Quel recupero a metà campo di Ribery su Ronaldo fece esplodere il Franchi la scorsa stagione. All’andata Franck trascinò la Fiorentina all’impresa
FR7 contro CR7. Cinquantacinque trofei con le squadre di club in due. E una sfida a distanza che pare infinita. Ribery e Ronaldo, Franck e Cristiano, di fronte in Fiorentina-Juve di domani. Non un duello banale, anche perché arriva in un momento delle loro carriere avaro di grosse soddisfazioni. Vuoi per le difficoltà di Fiorentina e Juventus, non così preventivabili ad inizio stagione, vuoi per il rendimento dei due campioni negli ultimi tempi. Ma anche per un futuro che per entrambi è tutto da scrivere.
SFIDA. All’andata Ribery ‘strapazzò’ la Juve. E stravinse la sfida a distanza con Ronaldo. Una serata magica, unica e forse irripetibile per la Fiorentina, alla prima vittoria del Prandelli-bis. Subito la palla per il vantaggio di Vlahovic, poi Franck servì Biraghi nell’azione del 2-0 e avviò la ripartenza per il tris di Caceres. Nel mezzo una gara da direttore d’orchestra nel pressing e nella gestione del pallone, con 62 palloni giocati (più di lui solo Milenkovic con 63) e il 93% di passaggi riusciti, 31 palloni giocati in avanti (segno di mentalità propositiva) e 3 recuperi. Più oltre 10 chilometri percorsi, 3° tra i viola a correre di più. Ronaldo? Quella sera, con la Juve in dieci, fece 5 tiri senza trovare la rete, con solo l’84% di passaggi riusciti.
QUEL RECUPERO. CR7 fu invece decisivo nel ritorno della passata stagione. Quando la Juve vinse 3-0 in casa con quei due rigori che fecero infuriare Commisso. In quell’occasione non c’era Ribery, che invece fu l’anima della Fiorentina a settembre 2019 al Franchi, quando i viola fermarono sullo 0-0 i bianconeri. Uno stadio pieno che si esaltò in particolare per quel recupero di Franck su Ronaldo a metà campo. Stavolta si giocherà senza tifosi, un aspetto non banale per un Fiorentina-Juventus.
SOTTO OSSERVAZIONE. Chiaro che tutti si aspettano tanto proprio dai due ‘7’. Anche se ultimamente sono finiti sotto osservazione. Ribery nel suo biennio in viola non ha trovato la continuità sperata, come raccontano i 5 gol e i 10 assist in 46 partite (con 30 gare saltate tra infortuni e squalifiche). Ma nelle grandi sfide si è spesso acceso. Dall’altra parte Ronaldo è pur sempre il capocannoniere del campionato con 25 gol, ma a Torino viene criticato da settimane sia per l’impatto flop negli impegni di Champions, sia per il suo essere molto accentratore in ogni dinamica. Mettiamoci anche qualche atteggiamento che non è piaciuto e una condizione fisica non perfetta, e il quadro è completo.
MA TUTT’ALTRO CHE ‘FINITI’. Ma occhio a darli come ‘finiti’. O a considerarli ‘problemi’ per Fiorentina e Juventus. Magari perché per entrambi il futuro è tutto da scrivere: il rinnovo di Franck è da definire, il rapporto costi-benefici potrebbe invece portare Ronaldo via da Torino a fine stagione. Ma entrambi sono ancora assolutamente determinanti per viola e bianconeri. Magari con caratteristiche diverse rispetto al passato, ma capaci di cambiare le partite con le loro giocate. Fiorentina-Juve passerà parecchio dai loro piedi.

Di
Marco Pecorini