
Silenzio stampa anche sui social, la Fiorentina prova a compattarsi con il mini-ritiro (che potrebbe andare avanti). Ora Verona e Juve
Il ritrovo, inizialmente fissato per ieri mattina, è stato posticipato di qualche ora, almeno per la squadra. Al centro sportivo, i giocatori sono arrivati subito dopo pranzo, in vista del ritiro che, come comunicato dalla società, proseguirà ad oltranza. Nessuno, ora, può tirarsi indietro: non i senatori, che per l’esperienza accumulata nel tempo, dovranno fare la differenza sul rettangolo di gioco e nemmeno i giovani. C’è da salvare la Fiorentina, in questo momento a pari punti con Benevento e Torino (che ha però una gara in meno). Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
LA STRATEGIA. Il silenzio è stato ribadito ancora una volta: non hanno “parlato” neppure i canali social, se non per comunicazioni ufficiali (dalla formazione della Primavera fino al risultato della sfida col Cagliari, con un ko pesante per 5-1). Non è stata fissata nemmeno la conferenza stampa della vigilia dell’allenatore. E’ il silenzio lo strumento scelto dalla società nel tentativo di trovare la compattezza necessaria per affrontare il rush finale della stagione con maggiore serenità, perché l’unica cosa che conta, adesso, è muovere la classifica.
DILAPIDATI TRE PUNTI. Rispetto ad una settimana fa, sono stati dilapidati tre punti di vantaggio sulla terzultima: adesso sono cinque e non si può più scherzare. Il calendario è velenoso e gli appuntamenti sono ravvicinati: c’è un mese per spazzare via la paura e varare il nuovo progetto viola, quello per la rinascita definitiva. Il patron, presente a Reggio Emilia, non molla: è il primo a credere nelle potenzialità del gruppo, ma lo aveva detto fin dal suo arrivo in Italia che «non si può più scherzare».
TOCCA ALLA SQUADRA. Il passo più importante, adesso, devono farlo i giocatori: tocca a loro dimostrare coraggio, metterci l’orgoglio, anche per non venire meno all’impegno preso con la città. Il ritiro, stavolta, non sembra destinato a risolversi in poche ore, come accaduto lo scorso dicembre dopo il pensate ko contro l’Atalanta. Anche allora la squadra anticipò il raduno di 24 ore, salvo poi interrompere il tutto dopo il pari col Sassuolo. Oggi pomeriggio la squadra partirà per Verona dove domani sera affronterà l’Hellas di Juric e domenica, al Franchi, arriva la Juventus, sfida due volte importante, per la classifica più che mai ma anche per l’orgoglio. Il patron continuerà a seguire da vicino il lavoro della squadra: salvo imprevisti, li seguirà pure a Verona nel tentativo di ritrovare un successo che in campionato manca dal 13 marzo scorso, dal 4-1 conquistato sul campo del Benevento.

Di
Redazione LaViola.it