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Amrabat, i conti non tornano. Le voci su Prandelli, panchina con Beppe: chance domenica

Amrabat

Pagato 20 milioni, ha deluso le attese fin qui. Nel mezzo anche i diverbi con Cesare e le difficoltà nell’adattarsi a più ruoli. Titolare con l’Atalanta

È stato l’acquisto più oneroso nella storia della Fiorentina. Venti milioni versati nell’inverno scorso al Verona per il cartellino del nazionale marocchino Sofyan Amrabat. Un’operazione voluta dal presidente Rocco Commisso che aveva visto il centrocampista di Juric in una gara di campionato far la guerra da solo contro tutti i giocatori viola. Amrabat nei piani della Fiorentina avrebbe dovuto diventare il leader e il trascinatore della squadra. Un po’ quello che, in passato, erano stati campioni come Carlos Dunga o David Pizarro. Dieci mesi dopo i conti non tornano, scrive La Gazzetta dello Sport.

MULTI-RUOLO. Il marocchino ha disputato, per il momento, una stagione appena sufficiente. Sicuramente Amrabat ha pagato il brutto campionato di tutta la formazione viola. In più è andato in confusione per le tante scelte tattiche che lo hanno coinvolto. Lui ha fatto il play basso, la mezzala, una specie di regista e nell’ultima sua esibizione a Marassi, dove ha giocato solo pochi minuti, addirittura il terzino.

CON PRANDELLI. Non solo. Il centrocampista viola si è ritrovato coinvolto nella vicenda delle inattese dimissioni di Cesare Prandelli. Il motivo? Lo scontro verbale avuto con il tecnico di Orzinuovi durante la gara contro lo Spezia quando fu sostituito. Decisione contestata in campo e anche negli spogliatoi. Storie di calcio. Che capitano in ogni club. Amrabat ha pagato la multa e nelle gare successive è finito in panchina. Ma negli scandalosi passa parola legati al gesto di Prandelli il marocchino è stato più volte indicato come il protagonista di un vero e proprio scontro fisico con l’ex allenatore viola. Ovviamente, tutte invenzioni. Ma che certo non hanno giovato all’immagine del giocatore.

CON IACHINI. E’ tornato Iachini alla guida della Fiorentina, ma Amrabat, anche a Marassi, è partito in panchina. Il nuovo-vecchio allenatore viola non ha voluto toccare, nel suo primo atto, quelle che erano stato le scelte del suo predecessore. Pur ribadendo, anche alla società, che l’ex del Verona è un calciatore a lui molto gradito. Per le sue qualità tecniche e caratteriali. Iachini è convinto che il centrocampista marocchino abbia tutte le qualità per diventare il futuro leader della Fiorentina. E, intanto, contro l’Atalanta tornerà nell’undici titolare. Una scelta praticamente obbligata visto che il cileno Pulgar, che gli aveva preso il posto in cabina di regia, è stato bloccato per un turno dal giudice sportivo. Amrabat non vede l’ora di poter tornare a essere protagonista.

SFIDE… E JURIC. Il calendario viola propone in questo finale di stagione tanti scontri di alto livello. La Fiorentina affronterà infatti al Franchi domenica l’Atalanta (ormai una rivale nobile) poi la Juventus, quindi la Lazio e infine il Napoli. Tante occasioni, insomma, per poter lasciare il segno. Tutto questo in attesa di conoscere il nome del nuovo allenatore della Fiorentina. Tra i papabili è tornato in lizza anche Juric. Proprio il tecnico che ha lanciato Amrabat. Di sicuro il marocchino sarebbe ben felice di ritrovarlo sulla panchina viola nella prossima stagione. Ma, intanto, per il momento il giocatore deve tornare a vincere con Iachini.

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