
Il punto della rosea sulla situazione in casa gigliata in vista della gara di Marassi contro il Genoa
Sono gli uomini dell’emergenza. Li chiamano quando c’è da rimettere a posto una squadra. E da salvarla. Beppe Iachini e Davide Ballardini appartengono alla stessa categoria di allenatori. Gente che conosce bene il mestiere, che ha avuto poca vetrina e poche grandi occasioni. Tecnici che hanno spesso la valigia pronta. Genoa-Fiorentina è la loro sfida. Sono alla guida di due squadre che non scoppiano di salute. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Iachini è stato richiamato dopo la scelta di Prandelli di fare un passo indietro. Lui, come sempre, ha risposto “presente”. Per senso del dovere e non solo. “Non pensavo a un ritorno ma anche dopo l’esonero sono rimasto legato a Firenze, alla Fiorentina e a Commisso“. Lui ha il cuore viola, come Prandelli. Non poteva tirarsi indietro.
Beppe Iachini in questi giorni ha lavorato più con le parole che sul campo. Ha dovuto vestire i panni del tecnico-psicologo. Il suo primo obiettivo è stato quello di convincere Vlahovic che anche lui, come Prandelli, lo considera uno dei duemila più forti del calcio mondiale. “Durante la mia gestione ha fatto sei gol senza rigori. Sono contento di averlo trovato migliorato. Ma l’ho sempre inserito nella lista dei calciatori incedibili“.
Ma per conquistare la salvezza la Fiorentina avrà bisogno di tutti. “Sono tornato in un momento di difficoltà. Proprio come era successo la prima volta. Mi auguro di risalire velocemente la classifica. Mesi fa siamo stati la miglior difesa del campionato, e vorrei anche migliorare la nostra fase offensiva. Ma servirà il contributo di tutta la squadra“.

Di
Redazione LaViola.it