
L’attaccante ceco classe ’99, di proprietà della Fiorentina, parla della sua esperienza e del suo futuro: “Sogno Inghilterra o Germania”
Martin Graiciar, attaccante sotto contratto con la Fiorentina oggi al Mlada Boleslav, in Repubblica Ceca, ha parlato al sito ceco wn24.cz. Ecco alcune sue parole: “Lo stage all’Arsenal? Lo ricorderò per tutta la vita. Andai lì a 14 anni, giocai anche una partita e segnai una tripletta. Quando avevo 16 anni dovevo trasferirmi lì, ma mi infortunai e non se ne fece di niente. Fiorentina? Ho vissuto a Firenze, per ogni ragazzo è difficile inserirsi in un altro Paese. Difficile imparare la lingua, integrarti. Ma è stata un’ottima esperienza, anche se complicata”.
VIOLA. “Ora dovrei tornare alla Fiorentina in estate, vedremo. Non so se andrò in ritiro o da qualche altra parte. Ora anche con il Covid non posso dire cosa succederà. Ribery, Callejon, Kokorin e gli altri? Sono grandi giocatori, sarebbe una grande motivazione e una grande esperienza allenarmi con loro. Vedremo. Del resto c’è molta concorrenza, come dappertutto”.
FUTURO. “Futuro? Non lo so. L’importante è trovare un posto dove poter avere continuità, sistemarmi a lungo. Non voglio sempre andare da una squadra all’altra, ma restare da qualche parte per 2-3 anni. Meglio all’estero, ovviamente, ma soprattutto in qualche squadra dove potrò giocare. Il mio sogno sarebbe l’Inghilterra, tifo per il Chelsea, ma la strada è ancora lunga. Anche la Germania sarebbe l’ideale, vicina a noi. Mentre Italia o Spagna sono culture diverse, anche a livello umano lontane da noi”.
TALENTI. Tre anni fa era stato inserito nella lista della Uefa tra i giovani emergenti, con gente come Sancho, Foden, de Ligt e de Jong. C’è possibilità di recuperare il tempo perduto? “Mai dire mai. La speranza c’è sempre. Questi giocatori sono stati anche un po’ fortunati ad essere stati nelle giovanili migliori, nei Paesi più sviluppati e con maggiori opportunità per il loro talento. Io ho tanto duro lavoro da fare, ma l’importante alla mia età è giocare, giocare e giocare”.

Di
Redazione LaViola.it