
L’ex esterno della Fiorentina è stato messo fuori rosa all’Arezzo, in Serie C. Momento non positivo per lui, anche alle prese con qualche problema fisico
Quelli che si domandano che fine ha fatto Alessio Cerci, da un po’ di anni a questa parte trovano sempre risposte sorprendenti. L’ultima è che per una lite in allenamento è stato messo fuori squadra dall’Arezzo, in C, dove aveva firmato un triennale a ottobre, scrive stamani Il Corriere Fiorentino.
«Se a 33 anni sono qua vuol dire che qualche errore l’ho fatto» ma «posso ancora essere determinante» aveva assicurato durante la presentazione. Manifesto di un cambiamento, anche caratteriale, che non c’è mai stato e la società non ha avuto scelta, se non allontanarlo dai compagni. Non l’ha convocato per la gara contro l’Imolese e non sarà nella lista nemmeno per quella di domenica contro il Südtirol.
Eppure al Cavallino, penultimo nel girone B di serie C, la classe dell’esterno mancino di Valmontone farebbe comodo per salvarsi. Cerci, è ciò che trapela da Arezzo, non si sarebbe mai calato nella nuova realtà, arrivando a discutere più volte con dirigenti e allenatori (tre sono stati i cambi di panchina) per risposte o atteggiamenti sopra le righe. Ultimo episodio la lite in allenamento, che poi ha portato alla «punizione», con un compagno più giovane per un’entrata dura, anche se priva di cattiveria.
Il club ha provato a parlare col calciatore però ne è uscita l’ennesima discussione. Ancora non è arrivata una comunicazione ufficiale sul futuro dell’ex Fiorentina, forse in attesa di capire se la frattura può ricomporsi o se si dovrà arrivare alla separazione dopo meno di sei mesi. Del resto ha giocato poco — 15 spezzoni di gara — per via (anche) di una condizione fisica precaria.

Di
Redazione LaViola.it