
L’ex tecnico della Fiorentina commenta le dimissioni di Cesare: “E’ come me, si fa carico delle emozioni. Invece dovremmo cercare di essere sempre razionali”
«Faccio fatica a dare un giudizio sulla scelta di Cesare, lui solo sa cosa ha dentro», dice Delio Rossi alla Nazione.
Firenze piazza difficile? «Non credo sia questo il punto. Certo è una piazza esigente, difficile da accontentare, ironica ma comunque una città piena d’amore per la sua squadra. Però il problema forse è un altro. Cesare è stato troppo coinvolto emotivamente. Se ha fatto degli errori, infatti, credo siano stati figli dell’amore che ha per la Fiorentina. E’ normale, torni su una panchina dove hai avuto successo e sei destinato a sbagliare di più».
Un calcio in cui Prandelli non si riconosce più. «Certo rispetto ad alcuni anni fa è un mondo più frenetico, ma non trovo differenze tra i calciatori di prima e quelli di oggi. Forse c’è minore competenza tra i dirigenti, più superficialità. Quello sì».
Se ci fosse stato l’applauso del pubblico... «Certo questo calcio senza pubblico è un’altra cosa. Il nostro mondo non è solo un pallone dentro o fuori. Ci sono le emozioni. E una persona va valutata a 360 gradi». Lei si lasciò trascinare… «Cesare è come me, si fa carico delle emozioni. Invece dovremmo cercare di essere sempre razionali».

Di
Redazione LaViola.it