
La prima offerta viola per il rinnovo del serbo risale a un anno fa, ma da allora la firma non è mai arrivata
E’ passato circa un anno da quando la Fiorentina si diceva convinta di rinnovare il contratto di Vlahovic. L’Italia si trovava in pieno lockdown e sembrava proprio questa, l’impossibilità di vedersi di persona, a ostacolare la firma dell’attaccante serbo. Ma poi quella firma non è mai arrivata. Non per volontà della Fiorentina.
Oggi il futuro di Vlahovic si ripropone ma non può essere, purtroppo, il tema dominante delle giornate viola. Perché la Fiorentina deve ancora salvarsi, perché il calendario non sarà affatto agevole e perché le squadre dietro non hanno assolutamente intenzione di finire in Serie B. Il Torino poche ore fa ha battuto un Sassuolo pressoché in vacanza accorciando ulteriormente la classifica.
Dunque il futuro di Pradè, di Prandelli, di Vlahovic e di chiunque altro oggi non può e non deve essere una priorità. Domenica arriva il Milan al Franchi e sarà un’altra partita in cui, nonostante il campionato dei rossoneri, i viola devono provare a fare punti. A questo punto del campionato ogni punto in più è oro. La Fiorentina può e deve provare a portare a casa punti anche contro le big.
Da non commettere l’errore post Spezia, quando si pensava che i 10 punti sul Cagliari, allora terzultimo con Di Francesco, fossero sufficienti per guardare con fiducia già alla prossima stagione. Ora anche Vlahovic dovrà aspettare, prima anche per lui, l’obiettivo principale dovrà essere quello di portare la Fiorentina alla salvezza.

Di
Francesco Zei