
Sono tra i ‘vecchietti terribili’ del nostro campionato, ma i due campioni non si sono mai incontrati in gare tra club. Domenica saranno di fronte tra corsa salvezza e assalto a scudetto e Champions
Sono tra i giocatori più vincenti del panorama mondiale, eppure non si sono mai incrociati in partite tra club. Alla soglia dei 38 anni il primo, dei 40 il secondo. Ma entrambi con la capacità di essere ancora determinanti e di incidere profondamente sulle sorti delle loro squadre. Franck Ribery e Zlatan Ibrahimovic, 57 trofei in due (26 il francese, 31 lo svedese). Domenica di fronte in Fiorentina-Milan. Un duello ravvicinato anche tra due dei ‘vecchietti terribili’ di questo campionato. Esempi viventi di come la professionalità e l’essere campioni a 360° possa portare a fare la differenza anche quanto in molti ti davano per ‘bolliti’.
RIBERY-DIPENDENZA. Eppure, Franck e Zlatan, hanno cambiato profondamente il volto di Fiorentina e Milan. I viola, del resto, con l’arrivo di Commisso hanno puntato tutto su Ribery. Sul suo carisma e sulle sue giocate. Anche se le cose non sono andate, per tutti, come si sperava. Il francese ha incantato più volte, ma ha anche saltato 29 partite (su 71, più di una ogni tre) tra infortuni e squalifiche. Creando una Ribery-dipendenza che, per la Fiorentina, è stata anche un limite quando il francese non c’era o era in giornata no. Perché Franck è diventato l’anima della squadra, dentro e fuori dal campo: un esempio negli allenamenti, un incitamento costante quando era costretto a stare fuori, e giocate vincenti come quelle di Benevento.
HA FATTO VOLARE IL MILAN. Dall’altra parte Ibrahimovic ha fatto anche di più. Ha trasformato il Milan. Portandolo, lui sì, grazie anche al lavoro di Pioli, dall’essere una squadra in difficoltà in mezzo alla classifica a lottare per lo scudetto. Fino alla 17° giornata dello scorso campionato i rossoneri erano 11° a soli 21 punti: dal 6 gennaio 2020, la prima di Ibra di nuovo al Milan, la squadra di Pioli ha fatto 101 punti in 48 partite di Serie A. Solo l’Inter con 105 punti ha fatto meglio. Questione di mentalità vincente, oltre che di colpi in campo. Anche se il guizzo decisivo per lo scudetto, nelle ultime settimane, è mancato proprio, manco a dirlo, quando Zlatan è rimasto ai box. Senza Ibra il Milan ha lasciato punti determinati contro Parma, Genoa e Udinese, ha perso contro Juve e Milan. Trovando anche diverse difficoltà in zona gol.
PRIMO INCROCIO. Ribery in un anno e mezzo di Fiorentina ha segnato 4 gol e fornito 9 assist, in 42 partite. Numeri che non danno la misura del peso specifico di Franck in questa Viola, ma in realtà raccontano anche come poi le giocate davvero decisive non siano arrivate con troppa continuità. Ibra in 13 mesi di Milan ha fatto 27 gol e 6 assist in 41 partite giocate. Ruoli diversi, sì, ma anche impatti piuttosto diversi. Domenica si troveranno per la prima volta di fronte con squadre di club: l’unico incrocio fu in Nazionale, in uno Svezia-Francia dell’Europeo 2012. A vincere fu Ibra, che segnò anche il gol che sbloccò il match per il 2-0 finale. Per Ribery, ancora a caccia del primo gol al Franchi, quello contro il Milan è un match speciale: lo scorso anno, in un San Siro ancora pieno di tifosi, fece scattare in piedi i sostenitori avversari per una standing ovation da brividi, dopo una prova spettacolare (con una rete splendida). Mentre per Ibra la Fiorentina è tra le vittime ‘preferite’ a livello italiano: ben 8 gol e 3 assist in 15 incroci, con una sola sconfitta. Ma anche il ricordo di quel gol da campione che il Var gli annullò lo scorso anno al Franchi per un tocco di mano.
QUELLE VOCI SUI VIOLA… Un incrocio particolare. E non solo perché sulla sponda viola Vlahovic, in decollo dopo la tripletta di Benevento, sfiderà il suo idolo Ibra, ma anche perché un anno e mezzo fa diverse erano le voci su un eventuale assalto viola a Zlatan, quando era in partenza dagli Stati Uniti. Il richiamo del Milan, però, è stato decisamente troppo forte per aprire ad altre strade. E così lo svedese sarà di nuovo avversario, pericolo numero uno. Dall’inizio o a gara in corso, poco importa. Una sfida nella sfida con Ribery.
Looking forward to having you back in Italy, @Ibra_official ?#ForzaViola ? #Fiorentina #Ibrahimovic #Ibra pic.twitter.com/Jw5jskEknD
— ACF Fiorentina English (@ACFFiorentinaEN) December 4, 2019

Di
Marco Pecorini