
Guerra aperta tra i giallorossi e la Lega Calcio, per lo spostamento del recupero tra Pirlo e Gattuso. In palio lo scontro diretto Champions
Adesso è guerra aperta. La Roma contro la Lega perché accusata di favorire il Napoli, con la Juve convitato di pietra nella situazione. In ballo, manco a dirlo, c’è (almeno) un posto in Champions e la relativa pioggia di milioni. Il caso nasce per il rinvio del match tra Juve e Napoli, calendarizzato per mercoledì 17 marzo e poi – per accordo tra le società – spostato al 7 aprile. Visto che il 21 marzo è in programma all’Olimpico proprio Roma-Napoli, ieri l’a.d. giallorosso Guido Fienga ha inviato una dura lettera alla Lega di A per contestare la decisione, perché la squadra di Fonseca giocherà giovedì a Kiev (tra l’altro rappresentando l’Italia per il ranking) e quindi avrà poco tempo per recuperare, mentre i partenopei riposeranno. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
TELEFONATA A DE SIERVO. Il testo ricorda come sia vero che due club possano mettersi d’accordo, ma devono farlo «almeno 15 giorni prima della data nella quale dovrebbe disputarsi la gara». E poi la Roma chiede quali siano le «idonee motivazioni di interesse sportivo», alla base della decisione. Secondo la Roma la scelta è «priva di giustificazione salvo quella implicita di favorire il calendario del Napoli… consentendogli maggior tempo di preparazione per la sfida successiva ed un risparmio dei suoi calciatori (alcuni sotto diffida)». Perciò, secondo Fienga, la decisione è assunta «con il solo intento di fornire un ingiusto quanto pacifico vantaggio al Napoli a discapito della Roma, con evidente condizionamento del regolare esito del campionato».
CHE SI FA? Il club chiede «provvedimenti correttivi», altrimenti si riserva «ogni azione a tutela… nelle sedi opportune». Come fare per far tornare il sereno? Per la Roma, posticipare a data da destinarsi la sfida col Napoli. Impresa difficile. Lo slittamento al lunedì è complicato per via delle nazionali, così come lo sarebbe rimettere in pista Juve e Napoli per mercoledì. Morale: è guerra aperta. E lo conferma anche la telefonata dai toni duri che lo stesso Fienga ha fatto a De Siervo, a.d. della Serie A, e a Butti, «Head of Competitions». Secondo la Roma, anch’essi avrebbero convenuto sullo svantaggio, ma questo non ha placato il club. La Lega afferma di aver fatto tutto nel pieno rispetto dello Statuto.

Di
Redazione LaViola.it