
Da ultras a protagonista in campo, Ribery deve tornare ad accendere la Fiorentina a Benevento. Nel solco dei campioni viola del passato
Dicono che in tribuna al autogol di Iacoponi abbia esultato come un sanfredianino e adesso, che dopo lo stop sofferto potrà ridiscendere in campo, c’è da scommettere che non tradirà. Perché se gli amici si vedono nel momento del bisogno, i campioni si consacrano tali nel momento della necessità. E solo il dio del calcio sa quanto la Fiorentina domani a Benevento abbia necessità dei colpi del suo talento per sollevare la squadra dal pantano della bassa classifica. Franck Ribery, la variante francese di una squadra smarrita, scrive La Nazione.
NON PUO’ MANCARE. Proprio come il pescatore di De Andrè, anche lui in quel solco lungo il viso sembra celare una specie di sorriso, quello di chi è consapevole della propria classe e sa perfettamente che in certe giornate non si può mancare all’appello. Perché sono le giornate in cui o si fa la storia o si resta un rimpianto.
DA ANTOGNONI A BAGGIO. Tanti nella storia viola i campioni che hanno aiutato la Fiorentina a uscire da incroci pericolosi. Dal 1978 con Antognoni contro il Torino che sperava nello scudetto (Viola penultima e disperata), al 1985 con la rete di Socrates contro la Lazio, dal 1987 con i gol di Ramon Diaz e Antognoni contro il Verona in una Fiorentina terzultima, al 1989 con quella rete di Baggio su punizione contro la Lazio che salvò Eriksson.

Di
Redazione LaViola.it