
Gara sempre densa di emozioni quella che si gioca ogni anno al Friuli tra bianconeri e viola. Oggi è uno scontro diretto
Storie di attaccanti per una partita che per sempre si giocherà nel nome di un difensore. Il 4 marzo 2018 Davide Astori morì poche ore prima della sfida tra Udinese e Fiorentina. Che il destino mette a confronto nello stesso periodo in Friuli esattamente come accaduto lo scorso anno (8 marzo, 0-0) e nel 2019 (3 febbraio, 1-1). La classifica dice che il pareggio potrebbe anche accontentare entrambi, ma che la vittoria garantirebbe un salto importante verso la salvezza. E allora i viola si affidano alla vena realizzativa di Vlahovic che dall’inizio del 2021 ha segnato in cinque gare diverse e che è il terminale ideale del gioco viola. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Scontro diretto
Diversa la situazione in casa bianconera dove in attacco Gotti deve decidere se affidarsi alla coppia Okaka-Nestorovski. O se puntare sul primo gol di Fernando Llorente. Il 29 aprile 2015 lo spagnolo segnò alla Fiorentina la sua penultima rete con la maglia della Juve. Quel giorno con lui era titolare Pereyra, che oggi è squalificato e quindi non sarà schierato da Gotti. Llorente è a caccia della prima gioia in Friuli. Okaka si candida per un posto da titolare ripensando magari alla doppietta dell’andata, inutile però a causa dei due timbri di Castrovilli e della rete di Milenkovic.
Gotti ha numerose assenze, ma non si piange addosso: «È un’opportunità per chi ha giocato meno. Mi aspetto una gara accorta ed equilibrata». Prandelli recupera Ribery: «Le sensazioni sono positive. Franck ha fatto un bell’allenamento con il gruppo. Quello con l’Udinese è uno scontro diretto impegnativo, spero di ripetere le prestazioni fatte contro Torino e Sampdoria raccogliendo però di più».

Di
Redazione LaViola.it