
Nuovo problema muscolare per il francese, che tiene in grande apprensione Cesare Prandelli. Stamani il provino decisivo
Giusto il tempo di un mezzo sorriso per il recupero di Milenkovic, che Cesare Prandelli ha dovuto fare i conti con l’ennesimo ostacolo sulla stagione di Franck Ribery. Il tecnico di Orzinuovi era sicuro di aver recuperato il francese. Out contro l’Inter per evitare ogni tipo di problema ed averlo a disposizione contro la Samp tirato a lucido. Non sarà così. Nel tardo pomeriggio di ieri si è diffusa a macchia d’olio la notizia di un nuovo problema fisico, di natura muscolare. Niente di particolarmente grave, ma acciacchi di questo tipo sono quasi inevitabili facendo i conti con la carta d’identità.
Stamani, intorno alle 11, la Fiorentina si allenerà al centro sportivo. Rifinitura più che mai fondamentale per capire se Ribery partirà con i compagni nel pomeriggio alla volta di Genova. Il problema muscolare c’è stato, da capirne l’entità.
Parte, così, la caccia al sostituto. Candidature? Più o meno le stesse. Eysseric o Callejon, a meno che Prandelli non scelga Pulgar in regia e schieri Borja Valero in una posizione più avanzata. Difficile pensare alle due punte vere, Prandelli è sempre stato chiaro. Kouame e, soprattutto, Kokorin dovrebbero partire dalla panchina con o senza Ribery.
C’è da dire, però, che Eysseric le sue chance le ha avute, così come Callejon convince poco nel ruolo di seconda punta. Prandelli, che esclude a priori Montiel per una questione fisica, potrebbe pensare a qualcosa di diverso, con l’avanzamento di uno fra Bonaventura e Castrovilli alle spalle di Vlahovic. Valutazioni da fare nella giornata di oggi, se e quando arriverà il forfait definitivo di Ribery. La speranza è quella di averlo a disposizione, per evitare anche soluzioni tattiche un po’ forzate.
L’imprevisto arriva nel momento meno opportuno. La Fiorentina ha bisogno di spingere sull’acceleratore nelle prossime tre partite. Venerdì arriva al Franchi lo Spezia, che gioca a calcio e ha idee. Poi sarà la volta dell’Udinese. Tutte partite da giocare con testa e cuore, non proibitive ma nemmeno facili. E Prandelli avrebbe certamente sperato di affrontarle con un Ribery al meglio della condizione. Come detto, così non sarà. Il tecnico viola dovrà aggirare anche questo ostacolo nella corsa alla salvezza.

Di
Alessandro Latini