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Birindelli: “Rivalità coi viola si sente anche a Torino. Ribery pauroso, Chiesa…”

Birindelli

L’ex bianconero: “La Fiorentina deve ritrovare compattezza e spensieratezza, la Juve di Pirlo ha bisogno di andare sempre al massimo per vincere”

Alessandro Birindelli, ex giocatore della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio a proposito della sfida di stasera tra i bianconeri e la Fiorentina. Queste le sue dichiarazioni: “Mi dispiace per la Fiorentina, perché secondo me ha un buon mix di giocatori giovani e di esperienza. Ha perso un po’ di autostima, spero che con Prandelli ritrovi questa voglia di stupire, secondo me ci sono tutte le credenziali per far bene quest’anno”.

“Rivalità con la Fiorentina sentita nell’ambiente Juventus? C’è sempre stata rivalità, anche da parte della squadra torinese. C’è grande aspettativa, grande tensione e grande attesa per questa sfida particolare. Specialmente quando venivamo a giocare a Firenze, c’era sempre un clima caldo. Sapevamo che andavamo incontro a una partita non normale. 3-0 della Fiorentina nel 1997-1998, partita in cui giocavo? In quel biennio la Fiorentina aveva giocatori di una categoria superiore, non per caso era dentro le sette sorelle. In più erano trascinati dal grande calore del pubblico”.

“Chiesa? Non penso che abbia necessità di rivalsa nei confronti di una piazza che lo ha amato, sostenuto e lanciato nel calcio che conta. La vita professionale ti porta a fare delle scelte, che chiaramente possono essere non condivisibili coi tifosi. Però credo che lui abbia voglia di far bene per guadagnare un posto da titolare nella Juventus, una titolarità che in questo momento si sta giocando con altri calciatori importanti”.

“Viola sfacciata? Dall’esterno vediamo una squadra abbastanza contratta, che non riesce a essere compatta tra i reparti e tante volte si trova a giocare con distanze lunghe tra le linee. Deve trovare compattezza e la spensieratezza di fare le giocate quando ha palla”.

“La Juventus deve mantenere il piede sull’acceleratore, perché sa che appena molla un attimo diventa vulnerabile in difesa. Rispetto al Dna che ha sempre avuto la Juve del passato, sembra una squadra diversa. Non possiede più la storica caratteristica di portare a casa le partite anche con 1-0, quando molla può andare in difficoltà”.

“Ribery? È pauroso. Spero sempre che questi giocatori giochino in eterno: oltre alla qualità e alla fantasia che portano dentro la partita, è un punto di riferimento importante per i giovani e per tutto il movimento calcistico”. 

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