Dopo l’infortunio contro il Genoa e lo spezzone di gara contro l’Atalanta il 10 viola è pronto a tornare dall’inizio
Torino, Inter e doppietta contro l’Udinese prima di sparire dai radar. Gaetano Castrovilli è stato il vero protagonista a livello realizzativo di inizio stagione. E continua ad essere il miglior marcatore viola con quattro reti. È una delle individualità chiamata a risollevarsi e potrebbe candidarsi lui stesso come uomo della svolta. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Serve il suo saper essere decisivo. E Firenze aspetta di rivedere quel Gaetano che la passata stagione, all’esordio nella massima serie, ha conquistato i suoi allenatori, la città e perfino la maglia azzurra. Non può essere sparito quel Castrovilli, magari è soltanto nascosto in qualche piega della crisi collettiva di questo club. Ma è sempre lui, con la casacca numero 10 sulle spalle. Quella del grande onore, ma anche della grande pesantezza fra responsabilità e paragoni. Però è una maglia da onorare fino in fondo ed è quello che il giocatore vuole fare.
DA BIG. Lo ha ribadito anche sui social lui stesso la scorsa settimana quando ha scritto chiaramente: “Quando scendo in campo campo do sempre tutto me stesso per la maglia. Finché ne ho, nonostante tutto, fino all’ultima goccia di sudore“. Parola di Castrovilli. Che non è accompagnato dalla buona sorte nell’ultimo periodo fra infortuni e la “bolla” a causa del Covid che gli ha fatto saltare il ritiro della Nazionale azzurra.
A tutto questo si è aggiunta pure qualche critica che lo ha ferito. Contro il Genoa è uscito in anticipo perché infortunato, a Bergamo é entrato nella ripresa. Mentre stasera potrebbe riprendersi tutto: posto da titolare e quello da protagonista. È la speranza di Prandelli. Ma anche di tutta la città che aspetta una rinascita immediata che passi dai piedi di coloro che possono, a livello di qualità, dare delle risposte.

Di
Redazione LaViola.it