LA FIORENTINA perde, ma è viva: moltissimo deve prendersela con se stessa per lo sciagurato approccio in difesa _ quasi da squadra dilettantistica, Inter in vantaggio per 3-0 dopo 19 minuti _ ma quello che succede nel secondo tempo in 10 contro 11 riabilita il gruppo e ridimensiona il senso del ko. Perché davanti a Diego Della Valle la Fiorentina rischia il naufragio e poi di pareggiare, con una reazione generosa e ricca di qualità (Ilicic super, insieme a Borja, Badelj e Kalinic). Aumentano i rimpianti per l’espulsione troppo severa di Gonzalo e per una sconfitta che fa scivolare la squadra al nono posto, a 5 punti dal sesto. Ma che partita strana è stata… A forza di magnificarla, la superdifesa viola becca tre gol in 19 minuti e rischiando di disintegrare se stessa e la squadra a San Siro (liscio di Salcedo che libera Perisic per il possibile 4-0).
TRE RETI che nascondo da disattenzioni e insicurezze capaci di smontare il Real Madrid, figuriamoci la Fiorentina, che pure parte con l’atteggiamento di chi si considera abbastanza forte per giocare con il 4-2-3-1 in trasferta contro l’Inter. La scelta di Sousa è coraggiosa e coerente in partenza, ma la partita prende subito una piega troppo sballata. Più esattamente la piega è da naufragio: viola sotto al 2’ (sbandata e gol di Brozovic solo in area), ancora più sotto al 9’ dopo il blitz di Perisic che serve Candreva (deviazione molle di Tata) e in crisi nera al 18’ per la percussione di Icardi che in area fa quel che vuole e batte un non irresistibile Tatarusanu. Tutto troppa facile per l’Inter, Fiorentina sotto choc ma disperatamente viva con i blitz di Borja e Milic (e una bella punizione di Ilicic).
MERITATO nel contesto della sopravvivenza il gol di Kalinic (bel lancio di Badelj) che resiste a D’Ambrosio e batte Handanovic di sinistro. Buon momento viola, l’Inter si innervosisce e per la Fiorentina ci sarebbe lo spazio per riprendere colore se nel finale di tempo Gonzalo non venisse espulso per fallo da ultimo uomo su Icardi. Interpretazione discutibile da parte di Damato (che al minuto 34 non si era accorto di un fallo netto nell’area interista di Miranda proprio su Gonzalo). Ma anche in 10 la Fiorentina riprende colore, eccome, reggendo il campo e segnando un bel gol con Ilicic lanciato da Borja. Nel finale Sousa ci prova con Perez. Ci sarebbe anche lo spazio per l’impresa. Che la Fiorentina insegue anche con Chiesa e il giovane Perez entrati per Bernadeschi e il trasparente Tello. Quanta grinta, quanta generosità da parte di tutti. Ma poi nel recupero Perisic scappa e Icardi timbra il 4-2. Quattordici mesi e un giorno fa la Fiorentina aveva vinto qui per 4-1 e prima di ieri sera aveva la miglior difesa del campionato con 11 gol. L’Inter si è presa la sua vendetta.

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Redazione LaViola.it