
Siamo al punto zero, forse peggio di così non si può fare, ma da qualche parte si deve provare a ripartire
La Fiorentina contro il Benevento tocca il fondo. Perde in casa contro una squadra reduce da quattro sconfitte consecutive in campionato e sostanzialmente non tira mai in porta. Prestazione disarmante da parte di una squadra che si sperava potesse avere una scossa dopo il cambio dell’allenatore.
E invece tutto come, se non peggio, del solito. Ancora una volta il lunedì viene da pensare che quella appena passata sia stata la prestazione più brutta degli ultimi anni della Fiorentina. Ma questo pensiero, purtroppo, si ripropone ormai da troppi lunedì.
Ma, anche per una classifica che piange, non c’è tempo per piangersi addosso. Serve ripartire. Come e da chi sono domande a cui può rispondere, speriamo, Cesare Prandelli. Chiamato a costruire una squadra nel bel mezzo di una stagione. Un lavoro arduo da fare già lavorando su una squadra dall’estate, figuriamoci a stagione iniziata. Ovunque ci si gira in questa squadra si vedono problemi e cose che non vanno.
Con una stagione da portare in porto in qualche modo tocca al nuovo tecnico della Fiorentina trovare un senso a tutto questo. Sperando che i giocatori si ricordino di essere, per una buona parte, nel giro delle proprie nazionali e dunque ben superiori al nulla messo in campo fino ad oggi.
La responsabilità è certamente di tutti, a partire dal presidente Rocco Commisso. Ma ora non può essere il tempo dei processi. C’è una stagione da salvare evitando altre figure indecorose come quelle viste nelle ultime settimane.

Di
Francesco Zei