
Altro che Sarri o Spalletti, Cesare determinato a prendersi in mano la Fiorentina non solo per questi otto mesi
Due, tre mesi al massimo e la Fiorentina avrà anche l’allenatore del suo futuro. E chi si affretta a puntare senza dubbi su Maurizio Sarri o forse Luciano Spalletti si sbaglia di grosso. Sta tutta qui, in effetti, la scommessa che Cesare Prandelli ha lanciato alla Fiorentina il giorno in cui è tornato ad essere l’allenatore della Fiorentina. «Tra due, tre mesi al massimo sarete voi a contattarmi. Per chiedermi il rinnovo…». E’ la sfida messa sul piatto di Joe Barone, scrive La Nazione.
‘IO CI CREDO’. Addio, insomma, alla soluzione a termine. Prandelli si sente un pezzetto prezioso della Fiorentina, di quella squadra da rivitalizzare e che una volta fatta ripartire potrà essere solo e soltanto ancora sua. Il nome di Sarri continua a rimbalzare forte? Prandelli, ai microfoni di Radio Rai sorride, sta al gioco, ma mette in un cantuccio queste voci. «Mi sembra fantacalcio… Con la società abbiamo parlato per due ore di calcio e in 30 secondi abbiamo trovato l’accordo. Io per la Fiorentina non ho richieste, voglio solo dimostrare di poter allenare questa squadra. Credo molto in me e in questa società».
CUORE. Crede nel gruppo Commisso, Prandelli, e crede nel lavoro che è stato chiamato a fare. Autostima e grinta sono le leve che hanno fatto scattare la molla e poi realizzare il suo ritorno in viola, un ritorno che viaggia dritto verso il futuro. Già, il cuore e quella trattativa (accordo e firma del contratto) che l’allenatore ha valutato solo per una manciata di secondi… perché per tornare alla Fiorentina, per uno come lui, non potevano e non potrebbero esserci paletti. Così come fu per Mondonico.

Di
Redazione LaViola.it