Con l’arrivo di Pioli l’Icardi dipendenza è meno evidente e nelle prime due partite con l’ex allenatore della Lazio in panchina la squadra ha segnato 4 reti con 4 giocatori diversi (Candreva e Perisic nel derby, Maurito e Brozovic giovedì). Ciò premesso, scrive Il Corriere dello Sport, anche il tecnico emiliano sa quanto il capitano sia importante per la squadra e le sue ambizioni di qualificazione alla Champions League. E tra le sue priorità c’è senza dubbio quella di coinvolgere maggiormente il suo numero 9 fin dall’inizio dell’incontro. Perché Icardi si sacrifica spesso in un importante lavoro di pressing, ma tocca pochi palloni e fatica a entrare in partita. Non a caso dei 10 gol segnati in campionato, 7 sono arrivati nella ripresa. Un dato che all’allenatore dell’Inter non è certo passato inosservato e che non piace.
In questo campionato Icardi ha battuto il portiere avversario nei primi 45′ solo a Empoli (2 volte) e in casa contro il Torino. Il resto delle sue reti sono state segnate nella seconda frazione, a dimostrazione di una condizione atletica che nel suo caso non accusa flessioni, ma anche di una certa difficoltà ad essere coinvolto (o a farsi coinvolgere) dalla squadra. Per dare una mano al suo capitano Pioli non ha intenzione di abbandonare la formula delle ali (Candreva e Perisic o Eder), ma per farlo sentire meno “solo” in mezzo all’area avversaria, ha accentrato in fase di possesso i due esterni offensivi in modo da avere più cross anche con i terzini che si sovrappongono.

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Redazione LaViola.it