Davanti il turn over non funziona: tra Kouame, Vlahovic e Cutrone serve un titolare

La Fiorentina ancora non ha un attaccante titolare: dal 1′ Iachini ha utilizzato Kouame e Vlahovic. Dubbi anche per quanto riguarda chi giocherà domani

E’ il momento delle scelte in attacco, soprattutto in attacco. Perché la Fiorentina continua a fare molta fatica a segnare con le punte e, se non risolto, questo a lungo andare diventa un problema gravoso – come già dimostrato lo scorso campionato e almeno in un altro paio di stagioni precedenti – che finora è stato in qualche modo “coperto” (o evidenziato?) dalle capacità realizzative di difensori e centrocampisti. Dei sette gol viola all’attivo, infatti, soltanto due hanno la firma degli attaccanti di ruolo: quelle di Kouame a San Siro contro l’Inter e Vlahovic al Franchi contro la Sampdoria, scrive stamani Il Corriere dello Sport.

UNO FISSO. Ma in quale maniera può essere risolto il problema di cui sopra? Forse conviene accantonare la prevista e attuata rotazione che ha privilegiato il senegalese (tre partite da titolare e una da subentrato) e il serbo (due partite da titolare e una da subentrato) mentre Cutrone si è dovuto accontentare di mettere insieme complessivamente un’ora di gioco sempre subentrando, per puntare dritti su un elemento e a lui affidare la “responsabilità” del reparto offensivo. Per tre-quattro-cinque gare di fila se Iachini decidesse di continuare con il modulo che prevede un centravanti più Ribery, perché è anche nella continuità di impiego che un attaccante – specie se giovane come giovani sono Kouame (23 anni), Vlahovic (20) e Cutrone (22) – può acquisire fiducia e consapevolezza nei propri mezzi, senza contare gli effetti benefici sull’intesa con i compagni. Uno fisso e gli altri sì a rotazione a prendere il posto in base alle esigenze della gara potrebbe essere un modo per superare l’impasse.