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Blindato a Udine da Pradè, quel like social ai viola e i no dei Pozzo. Riecco De Paul, ancora da avversario

Cercato, sognato, agognato dalla Fiorentina per fare il salto di qualità in mezzo al campo. L’argentino è rimasto a Udine, e sarà il pericolo numero uno domenica

Era l’estate 2018 quando Rodrigo De Paul fu per la prima volta ad un passo dalla Fiorentina. Prima di Mirallas e Pjaca, Corvino provò a prendere il talento dell’Udinese. L’argentino, del resto, aveva chiuso le prime due stagioni in Italia con 8 gol e 10 assist, dispensando giocate e agendo soprattutto sulla fascia, da trequartista o da seconda punta. Pradè, appena arrivato in Friuli come Responsabile dell’Area Tecnica, ebbe però come primo obiettivo quello di blindare un giocatore che stava emergendo a grandi livelli. E ci riuscì, facendo firmare all’argentino il rinnovo per 5 anni, fino al 2023.

BLINDATO A UDINE DA PRADE’. “Non sono arrivate offerte all’altezza”, disse Pradè sulla proposta viola. “C’è stato un discorso iniziale, ma poi nel massimo rispetto non c’è stato più nulla. Parliamo di un calciatore forte”. “La Fiorentina ha presentato un’offerta per De Paul che abbiamo ritenuto non idonea“, le parole del dirigente allora all’Udinese a fine luglio 2018. Poi la Fiorentina andò su Pjaca e Mirallas, due operazioni che si sono rivelate poi piuttosto fallimentari. E De Paul, di lì a poco, iniziò la sua scalata nella Nazionale argentina: a ottobre 2018 l’esordio, prima di 19 partite complessive con l’Albiceleste. Oggi è un titolarissimo per Scaloni, visto che ha giocato le ultime 13 partite dal 1′. Inamovibile.

‘TUTTOCAMPISTA’. Anche se nel frattempo De Paul ha abbassato il suo raggio d’azione. Da esterno a ‘tuttocampista’, mezz’ala ma anche centrocampista centrale, a volte pure regista. Grande qualità e duttilità, colpi a tutto campo per chi sa adattarsi e fare la differenza in più posizioni. L’argentino aveva chiuso quel 2018/2019 con ben 9 gol e 7 assist nell’Udinese, mentre l’ultima stagione è finita con 7 gol e 6 assist. E un ruolo fondamentale per trascinare i friulani alla doppia salvezza. Nel mezzo, tantissime richieste sul mercato. Si è parlato di Inter, Roma, Milan, anche di big estere. Ma anche, tanto, di Fiorentina.

TENTATIVI A VUOTO. Perché Pradè, al ritorno in viola con Commisso, ci ha provato e riprovato per il suo ‘pupillo’. Quel giocatore tenuto con forza a Udine, e poi voluto con altrettanta convinzione a Firenze. Fin qui, però, i Pozzo hanno tenuto duro. Tanto che un anno fa di questi tempi arrivò un altro rinnovo, fino al 2024, per l’argentino con i bianconeri. E per l’ennesima sessione di mercato l’Udinese è riuscita a tenerlo con sé. Lui non ha mosso ciglio, ha continuato ad allenarsi con determinazione e a guidare i suoi. Nessuna polemica, nessun muso lungo.

‘NON RIENTRA NEI NOSTRI PIANI’. La Fiorentina, eppure, era stata vicina al giocatore già l’anno scorso. Commisso, oltre al colpo Ribery, cercava un altro giocatore di qualità dalla cintola in su. I Pozzo inizialmente non si scostavano dai 30 milioni, gran bella cifra. Per arrivare poi a chiederne anche 35 e oltre nell’ultima fase di mercato estivo 2019. Nuovi tentativi poi anche a gennaio, ma niente. Così come nella sessione da poco conclusa. L’Udinese addirittura avrebbe rifiutato 30 milioni dal Leeds, così come le avanzate dello Zenit. “Lo conosco benissimo, Rodrigo è un giocatore forte però non rientra nemmeno nei nostri piani anche dal punto di vista tattico”, aveva detto Pradè a settembre. “De Paul non ci sarebbe servito”, ha aggiunto il ds a fine mercato.

DA AVVERSARIO. Guardando la Fiorentina attuale, eppure, difficile credere che un giocatore di questa qualità non potesse essere inserito in una squadra che fa piuttosto fatica a creare gioco e ad esprimersi nell’ultimo passaggio. Tant’è, i viola lo vedranno domenica al Franchi, ma da avversario. Quella Fiorentina a cui lo stesso De Paul aveva messo un ‘like galeotto’ sui social qualche tempo fa: era fine agosto 2019, l’argentino era un sogno per la prima Viola di Commisso e il giocatore mise il ‘mi piace’ sotto al post del connazionale Pezzella che faceva gli auguri alla Fiorentina per i suoi 93 anni. Tifosi scatenati per il possibile indizio di mercato, ma niente di fatto. De Paul arriverà al Franchi ancora da avversario. Ritrovando Pradè e gli amici-connazionali Pezzella e Martinez Quarta. Ma con la maglia bianconera.

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