
Cambiano gli uomini ma non il modulo. Il tecnico della Fiorentina sembra intenzionato a ripartire dal 3-5-2
Col mercato alle spalle e gli ultimi giorni di Rocco Commisso a Firenze, prima del ritorno negli States, la parola passa al campo. O meglio, la palla adesso è nelle mani di Beppe Iachini. Squadra diversa, stesso modulo? Sembrerebbe essere questa l’idea nella testa dell’allenatore viola. Domani il tecnico insisterà sul modulo che ha adottato fin qui nella sua esperienza in viola. Il 3-5-2.
Eppure quella di domani sarà la prima partita dopo la cessione di Federico Chiesa alla Juventus e l’arrivo di José Callejon. Non un dettaglio, per almeno due motivi. Il primo: il 3-5-2 di Iachini ha sempre tenuto conto dell’utilizzo di Chiesa a tutta fascia sulla destra, sfruttando le sue abilità in fase offensiva e la sua freschezza ed esplosività.
Il secondo: Callejon ha dichiarato, nel giorno della sua presentazione, che può anche ricoprire il ruolo che era di Chiesa, certo, ma le sue caratteristiche sono differenti e certo lo spagnolo ha reso al meglio, anche a Napoli, come esterno in un tridente. I dieci anni in più, rispetto a Chiesa, inoltre non possono essere archiviati come se nulla fosse. Eppure Iachini dovrebbe riproporre lo stesso schieramento visto con Chiesa, prevedendo al suo posto Lirola.
Dunque spazio alla difesa che finalmente sarà quella titolare in blocco. Col ritorno di Pezzella dal primo minuto e due compagni di reparto come Milenkovic e Caceres. In mezzo al campo ecco Amrabat, Bonaventura (o Pulgar) e Castrovilli. Quest’ultimo sta meglio, ha recuperato da alcuni fastidi che gli hanno impedito anche di andare in nazionale e dovrà tornare nel ruolo di rifinitore dietro all’attacco. Sicuro di una maglia da titolare Ribery, mentre insieme a lui si giocano un posto sia Kouame che Vlahovic e Cutrone.

Di
Redazione LaViola.it