
Il rientro di Pulgar si avvicina. Può essere la chiave per il cambio di modulo della Fiorentina. E dare una grande mano con i suoi assist su corner
Tra le tante soluzioni tattiche al vaglio di Iachini c’è anche la mediana a due. Amrabat-Pulgar è un’ipotesi che stuzzica. Soprattutto a gara in corso per passare al 4-2-3-1. E se il covid non avesse costretto il cileno ad un lento recupero , probabilmente, sarebbe stata già provata. Nell’anomalo pre campionato Iachini ha provato anche questo assetto, con però Duncan-Amrabat bassi. Prima di affidarsi al 3-5-2 con Amrabat perno basso e la coppia di mezz’ali di inserimento Castrovilli-Bonaventura.
PULGAR, CI SIAMO. Il rientro di Erick Pulgar, ormai, è imminente. Con lo Spezia, probabilmente, ancora non dal 1’. Ma se non è quella con i liguri sarà quella con l’Udinese la gara per il suo ritorno da titolare. Iachini, non è un mistero, non si priverebbe mai dell’ex Bologna. Tanto che in estate, nonostante varie richieste pervenute alla società, lo stesso tecnico ha sempre ribadito la centralità di Pulgar nelle sue idee tattiche.
CHIAVE. La chiave per un nuovo assetto tattico potrebbe essere proprio il suo rientro. D’altronde, per quanto lo stesso Iachini abbia sempre difeso la sua scelta di schierare Amrabat in quella casella di campo, le prestazioni dell’ex Hellas non sono certo state le stesse dello scorso anno, quando a Verona aveva di fianco i vari Veloso e/o Pessina, facendo del dinamismo la sua forza. Nelle prime due uscite in maglia viola, invece, è apparso decisamente limitato dall’esigenza di dover guardare le spalle al tandem Castrovilli-Bonaventura non riuscendo, comunque, a garantire da solo grande equilibrio e schermo alla difesa viola. Rimetter dentro nello scacchiere tattico viola Pulgar potrebbe, dunque, permettere a Iachini di dare maggior libertà di movimento allo stesso Amrabat, valorizzandone le caratteristiche. E magari garantendo equilibrio ad una Fiorentina che non può permettersi di limitare anche le caratteristiche di Callejon.
ARMA SUI PIAZZATI. Non solo tattica. Pulgar, l’anno scorso, è riuscito a mandare in rete i compagni attraverso i suoi cross (tutti dalla bandierina) 8 volte. Lo sanno bene Milenkovic e Pezzella, che con i traversoni del cileno sono riusciti ad andare in rete svariate volte. Col Napoli segnò Milenkovic, come contro l’Udinese e con la Roma. Con Spal e Brescia Pezzella, oltre a Kouame con la Spal al ritorno. In Coppa con l’Inter fu la volta, invece, di Caceres. Arma, dunque, molto preziosa per far gol i cross di Pulgar, anche in virtù degli 0 gol messi a segno fin qui da calcio d’angolo per la truppa viola.
CALCIO AL COVID. Mentre i casi di positività aumentano anche nel mondo del calcio, Pulgar ha dato un calcio al covid già da qualche settimana. E la sosta per le nazionali gli ha dato una mano per ritrovare un po’ di condizione. Ora c’è da ritrovare i tempi di gioco. Iachini ci conta tantissimo. E il suo rientro potrebbe dare una grande mano anche allo stesso tecnico viola, alla ricerca di nuovi equilibri tattici dopo il calciomercato estivo.

Di
Gianluca Bigiotti