
Il direttore generale viola, accompagnato da Antognoni e Commisso jr, è stato ospite della serata a lui dedicata a Campi Bisenzio
Si è tenuta presso il teatro Carlo Monni di Campi Bisenzio la serata evento “Joe uno di Noi!” dedicata al direttore generale di ACF Fiorentina, Joe Barone, organizzata dallo SportMedia Group in collaborazione con Il Brivido Sportivo e il Circuito InViola, e insieme ai media partner RTV38 e Lady Radio.
Queste le principali dichiarazioni del direttore generale viola:
LA CRESCITA. “Sono nato a Pozzallo e poi a 8 anni mi sono trasferito in aereo a New York. Sono cresciuto giocando a calcio prima in Sicilia e poi negli Stati Uniti, dove tutti noi immigrati giocavamo una lega ‘italiana’. Lì rappresentavo proprio il mio paese con la squadra di Pozzallo. Mi ricordo sfide difficili soprattutto contro la squadra di Palermo”.
LA COMUNITÀ ITALIANA A NY. “Da piccolo vedevo i miei genitori che facevano grandi sacrifici appena trasferitisi negli Stati Uniti. Sia io che Rocco abbiamo anche subito tanto il razzismo, così come tutta la comunità italo-americana. La cosa che univa di più la nostra comunità era proprio il calcio. Mi ricordo quando ci ritrovavamo per guardale la Serie A e la Nazionale. Ricordo la prima volta che vidi una partita in cui giocava Giancarlo Antognoni nel ’78 al Madison Square Garden“.
STADIO E CENTRO SPORTIVO. “Mi auguro, con l’acquisto della Fiorentina da parte di Rocco Commisso, mi auguro di poter regalare alla città metropolitana un nuovo centro sportivo e spero anche un nuovo stadio“.
FIRENZE. “Di Firenze mi ha colpito l’accoglienza. Ogni mattina vado a fare colazione in un bar diverso per raccogliere le testimonianze della gente e per capire quali sono le loro idee per la Fiorentina. Mi hanno colpito anche le nostre visite al Meyer, una struttura davvero straordinaria”.
TIFOSI EUROPEI. Durante la trasmissione arrivano i saluti dei vari Viola Club europei. “È la dimostrazione che dobbiamo tornare a competere in Europa (ride, ndr)“.

Di
Redazione LaViola.it