
In un attimo, Josip Ilicic si è ripreso tutto, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. Il primo gol, quello che ha interrotto un digiuno che, in campionato, durava da tredici partite, per altro sfatando pure il tabù del rigore sbagliato al Franchi contro il Milan (il primo dal suo arrivo a Firenze), e anche la doppietta, dieci mesi dopo l’ultima volta, lo scorso gennaio contro il Palermo, in quello che per tre stagioni era stato il suo palcoscenico. Lo sloveno, adesso, è sì tornato a sorridere, ma non è ancora pienamente soddisfatto. E’ lui il primo a voler alzare ancora l’asticella: «Quello che facevo un anno fa ancora non riesco a riproporlo – ha ammesso con assoluta sincerità al termine della gara -: il mio obiettivo è quello di segnare più spesso e non intendo accontentarmi». Riserva all’Empoli comunque il riconoscimento della battaglia, perché, «anche nel primo tempo hanno provato a metterci in difficoltà. E’ andata bene, ma non è stato per niente facile. Per fortuna siamo riusciti a raddoppiare quasi subito».
L’IMPORTANTE E’ SEGNARE. Le conosce bene lo sloveno le insidie di queste partite, così come i benefici delle goleade: «E’ importante essere riusciti a trovare la rete per quattro volte, significa che la squadra sta crescendo e dobbiamo solo continuare in questa direzione. I rigori? Spesso, con Kalinic, ci alterniamo: quello che conta, però, non è chi si sistema il pallone sul dischetto. Basta segnare, chiunque lo faccia noi siamo felici lo stesso».

Di
Redazione LaViola.it