
La Fiorentina in un periodo fitto di partite: in due settimane si gioca tutto, salvezza e futuro di Iachini sulla panchina
Dal 27 giugno la Fiorentina giocherà 5 partite in 15 giorni (dopo la Lazio, Sassuolo, Parma, Cagliari e Verona). Il calendario non è proibitivo, il problema ora è quello di capire come sta la Fiorentina. E quanto i giocatori riescano a isolarsi dal messaggio chiaro mandato qualche settimana fa da Commisso durante il lockdown con lo stile molto americano e della sua comunicazione in streaming, senza fare melina: «Se il campionato non dovesse finire, penso che opterei per Iachini», scrive stamani La Nazione.
Letto al contrario e tradotto: se il calcio riprende, Iachini dovrà guadagnarsi la conferma. In gergo calcistico, una posizione lontanissima dal repertorio delle frasi fatte che le società offrono in pasto quando vogliono prendere tempo. E questo i giocatori lo sanno, con tutte le dinamiche di spogliatoio che possono innescarsi con un allenatore non sicuro di restare. Anche per questo l’allenatore ha scelto di non sostituire i calciatori più rappresentativi (Chiesa e Ribery) quando erano in chiarissima difficoltà fisica contro il Brescia?

Di
Redazione LaViola.it