Balotelli, messa in mora del Brescia e accuse su mancati tamponi. Indagini della Procura

Le accuse di Balotelli al Brescia, dopo la messa in mora, su mancati test e tamponi. Il club replica di essere in regola. Altri controlli della Procura Federale

La guerra totale procede per vie legali e non è più soltanto un duello. Non più solo Brescia (primo avversario della Fiorentina alla ripresa del campionato) vs Mario Balotelli: è anche Brescia vs Mino Raiola, scrive la Gazzetta Dello Sport.

CONTROLLI. I controlli di rito erano previsti ieri, per il rispetto dei protocolli sanitari anti-Coronavirus. Il Brescia era il sedicesimo club della lista. I supplementari si rendono necessari in conseguenza di una contrapposizione sempre più netta, tanto che in serata la società di Massimo Cellino ha pubblicato un comunicato ufficiale prendendo di mira, pur senza nominarli, l’attaccante e il suo procuratore. Balotelli che dopo aver chiesto e richiesto il reintegro nel gruppo ha messo in mora il Brescia per lo stipendio di marzo, Raiola che ha mosso l’accusa di non rispettare le norme a tutela della salute.

REPLICA. Il Brescia assicura di essere in regola, di aver rispettato e stare rispettando alla lettera le indicazioni del protocollo sanitario. Ieri il team federale ha interrogato il medico sociale, Maurizio De Gasperi. Ha acquisito la documentazione sanitaria della squadra, controllato la regolarità dell’esecuzione dei tamponi e dei test sierologici, verificato la sanificazione dei locali, distanze di sicurezza e dispositivi. L’operazione ha richiesto quasi quattro ore. Oggi si replica con un supplemento d’ispezione.