
Seconda parte dell’intervista del portiere polacco a La Gazzetta dello Sport. Si parla anche del presente della squadra viola
Dragowski ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Di seguito la seconda parte della sua intervista. Si parla anche della ripartenza del campionato dei viola.
I suoi obiettivi calcistici?
“Mi piacerebbe giocare le competizioni europee, vincere qualche trofeo magari con la maglia viola e sarebbe bellissimo difendere la porta della mia nazionale ai mondiali“.
Ai tempi di Empoli quanto è stato importante Iachini?
“Mi ha voluto fortemente e ha creduto in me. Un’iniezione di fiducia fondamentale in un periodo delicato“.
E ora che guida la Fiorentina?
“È il solito martello. Giustamente ci chiede di dare il massimo, cura ogni dettaglio, cerca di farci arrivare alla partita pronti sotto ogni aspetto. È un allenatore davvero molto preparato“.
Cosa c’è da aspettarsi dalla Fiorentina nelle ultime dodici giornate di campionato?
“Vogliamo fare tanti punti per risalire la classifica“.
È più difficile parare un tiro a Chiesa, Ribery, Vlahovic o Cutrone?
“Franck ha molta freddezza nel guardare il portiere. Federico ha un gran tiro dalla distanza. Vlahovic ha un gran sinistro e tanta potenza mentre Patrick è micidiale quando ha la palla dentro l’area di rigore. Ognuno di loro è veramente temibile“.
C’è un giovane portiere che allungherà la serie dei grandi numeri uno polacchi?
“Faccio 3 nomi: Grabara che lo scorso anno ha giocato gli Europei Under 21 in Italia; Majecki che a gennaio ha firmato col Monaco e Bulka pure lui in Francia ma al Psg“.
Le sue passioni extra calcio?
“Gioco alla play station, leggo, guardo delle serie tv e ogni tanto mi diletto a cucinare anche se non sono proprio bravissimo. La cucina italiana, però, è la migliore al mondo“.

Di
Redazione LaViola.it