
Il numero uno della FIGC: “Bisogna difendere 100 mila posti di lavoro e 1,4 milioni di tesserati: ripartire vuol dire tornare a giocare”
Con un lungo e dettagliato articolo sul sito Ripartelitalia, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha perorato la causa della ripresa della Serie A, dopo l’interruzione dovuta all’emergenza coronavirus: “Il calcio in Italia rappresenta uno straordinario fattore sociale ed economico, un ineguagliabile generatore di entusiasmo – esordisce Gravina – La diffusione del contagio da Covid-19 ha stravolto le nostre vite, ha imposto cambiamenti radicali alle nostre abitudini e messo in discussione le relazioni interpersonali. Ma non ha spezzato il filo d’amore che lega il calcio all’Italia”.
Il presidente federale ha elencato poi le tante iniziative messe in atto: “Siamo partiti col mettere a disposizione della Protezione Civile fiorentina il Centro Tecnico Federale di Coverciano, la Casa delle Nazionali italiane di calcio poi ribattezzata la Casa della Solidarietà, che per 40 giorni ha ospitato 48 pazienti positivi al Covid-19. Grande successo hanno riscosso, inoltre, le iniziative #leregoledelgioco e #loScudettodelCuore, ideate per promuovere i comportamenti responsabili ai tempi del coronavirus grazie al coinvolgimento delle Azzurre e degli Azzurri nonché per celebrare tutte le categorie professionali impegnate nella lotta all’epidemia assegnandogli uno scudetto simbolico. Le due campagne insieme hanno avuto ampio risalto, facendo registrare oltre 25 milioni di contatti su tutti i mezzi di comunicazione e più di 10 milioni di contatti sui social FIGC”.

Di
Redazione LaViola.it