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Commisso e la ‘minaccia’ di lasciare senza stadio. Pressione sulla politica: le reazioni…

Rocco irritato per le lungaggini burocratiche, si torna a parlare del Franchi ma a certe condizioni. Anche il Comune contro la Soprintendenza

Giovedì scade il bando per l’acquisto dell’area sud della Mercafir dove — nelle intenzioni di Palazzo Vecchio — è previsto il nuovo stadio. Un bando a cui però la Fiorentina — l’unico soggetto veramente interessato — non parteciperà. Si riparte da zero, quindi. O quasi. Perché a un anno dal suo arrivo a Firenze, il patron viola Rocco Commisso, minaccia addirittura di andar via se non dovessero dargli la possibilità di costruire un impianto nuovo e funzionale alle sfide del calcio moderno. Così scrive il Corriere Fiorentino.

FRANCHI. In questi giorni è tornata d’attualità l’ipotesi del restyling del Franchi, superando i no del soprintendente Pessina. Dopo la riconferma del soprintendente Angelo Pessina al no alla demolizione delle curve«serve un altro progetto» ha ribadito — elemento chiave del progetto di restyling del Franchi elaborato dall’architetto Marco Casamonti, dai vertici della Fiorentina è filtrata l’irritazione e l’impazienza per i veti che impediscono alla società di investire 200-250 milioni su un Franchi tutto nuovo (salvando la torre di Maratona) e che dovrebbe passare dal Comune alla Fiorentina ma senza altre spese. «Se non possiamo investire alle nostre condizioni, la società non cresce, la squadra non vince», il ragionamento di Commisso e Joe Barone. Da qui l’idea che Commisso possa addirittura lasciare Firenze.

PRESSIONE. Anche se in questo momento appare più come un tentativo di pressione per portare a casa una delle due ipotesi rimaste sul tavolo: il Franchi, appunto, e Campi. Qui c’è un’area libera ma che ha bisogno di importanti infrastrutture per la mobilità, in un’ottica che superi i confini dei municipi e che secondo la società viola dovrebbero spettare a Comuni e Città Metropolitana. Sulle condizioni di Rocco, non è arrivato ieri nessun commento né da Dario Nardella, sindaco di Firenze e della Città Metropolitana, né dal primo cittadino di Campi, Emiliano Fossi. Ma dai corridoi di Palazzo Vecchio si coglie l’irritazione del sindaco per i continui veti a mezzo stampa della soprintendenza sul Franchi, prima ancora di mettersi al tavolo per lavorare su un progetto che tenga conto dell’effettiva possibilità di utilizzo dello stadio, oltre che della tutela. Ma la richiesta del club viola di avere il Franchi gratis comunque non piace a Palazzo Vecchio.

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