Chiarugi: “Commisso concreto e ambizioso, spero non sia frenato dalla burocrazia”

Nel giorno del 51esimo anniversario della vittoria dello scudetto contro la Juventus, l’ex attaccante viola ha ricordato quel grande traguardo e ha parlato di Rocco Commisso

L’11 maggio 1969 la Fiorentina vinceva a Torino con la Juventus per 2-0 (reti di Maraschi e Chiarugi) e si aggiudicava il secondo scudetto della sua storia.

Luciano Chiarugi è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per ricordare quel traguardo: “Gli anni passano, vincere uno scudetto a Firenze è uno dei più bei ricordi, tutti pensavano di non farcela. Eravamo una squadra molto giovane, che aveva prospettive di un discreto campionato ma non da arrivare allo scudetto. Io non ero titolare fisso, Pesaola aveva trovato la quadratura della squadra e le cose funzionarono alla grande, anche quando rientrai dopo un infortunio. Il ricordo più bello fu subito dopo la notizia dagli altri campi. La grande forza di crederci fu dopo la sconfitta in casa con il Bologna“. 

COMMISSO. “Uomo concreto, tale da riportare la Fiorentina a livelli importanti. La sua credibilità è chiara a tutti, dal centro sportivo allo stadio. È un uomo ambizioso, ma bisogna non sia frenato dalla burocrazia“.