Altro tema delicato del calcio è quello relativo alle TV. Ne scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport
Non solo gli allenamenti o la ripresa del campionato ma anche il lato economico del calcio crea non pochi grattacapi. Questa mattina ne scrive La Gazzetta dello Sport.
Fra Lega e broadcaster, infatti, è in pieno svolgimento la battaglia della sesta rata. Quei 233 milioni di euro che Sky, Perform (Dazn) e Img (per l’estero) devono ancora versare alla serie A nel quadro del contratto che scade alla fine della prossima stagione calcistica. Nonostante le temperature, qui siamo in piena guerra fredda. Da una parte le 18 (su 20) squadre di A che hanno già fatturato la cifra da contratto, dall’altra le tv che si sono rifiutate di pagare.
La riduzione richiesta dalle tv sarebbe però pesantissima: 120 milioni in caso di ripartenza e del doppio di stop definitivo. Numeri che se confermati, scatenerebbero una battaglia legale. La ripartenza potrebbe non essere un grande affare dal punto di vista economico.
Al tempo stesso, è ovvio che un vuoto temporalmente così lungo (ripartendo a settembre) rischia di diventare fatale per un bel pezzo di sistema. Il partito della ripartenza fra i club è in maggioranza.

Di
Redazione LaViola.it