
Il centrocampista marocchino non vede l’ora di unirsi alla Fiorentina nella prossima stagione, dopo aver detto di no a tutti per trasferirsi in viola
E’ stato l’ultimo colpo di mercato, a gennaio, con una trattativa che si è conclusa a poche ore dal gong finale. Sofyan Amrabat, dopo aver conquistato il presidente Commisso che lo voleva a tutti i costi, adesso aspetta solo di conoscere i tempi con cui arriverà a vestire la maglia della Fiorentina. A seconda di quando terminerà la stagione interrotta dal Coronavirus. Ha detto no a tutti, anche al Napoli, pur di farsi simbolo della squadra che verrà, scrive La Nazione.
CONTRASTI E DRIBBLING. Juric alle sue qualità non ha voluto rinunciare mai. «Gioca sempre, lo tolgo solo quando non posso farne proprio a meno» ha ripetuto continuamente. Anche in questi giorni di lontananza dal rettangolo verde ha continuato a lavorare, pubblicando le sue sessioni di work-out all’interno delle storie di Instagram. Centrocampista dinamico, che ha dimostrato di sapersi trasformare in cattura palloni con assoluta naturalezza, sfruttando velocità e precisione, Sofyan si è messo in evidenza vincendo i contrasti con gli avversari ma anche scalando la classifica dei migliori dribblatori della serie A, sesto alle spalle di Boga, del viola Castrovilli, del milanista Bennacer, di Ilicic dell’Atalanta e di Luis Alberto della Lazio (LEGGI QUI il nostro focus completo con tutti i suoi numeri).
DUTTILITA’. E’ piaciuta soprattutto la versatilità tattica, giacché oltre a fare il mediano (nel Verona si è mosso in tandem con Veloso) può essere impiegato come mezzala, a destra, o, all’occorrenza, anche venire arretrato di qualche metro, in difesa. Toccherà a lui, quando il futuro diventerà presente, trasformarsi nel punto di riferimento del centrocampo di una Fiorentina che punta a farsi grande come in passato: Commisso ha indicato la strada, anche nel segno di Amrabat. Con quella grinta che il marocchino mise in mostra al «Bentegodi» proprio contro la Fiorentina, e che accese la fantasia di Commisso.

Di
Redazione LaViola.it