La Nazione in edicola stamani analizza la situazione Chiesa, in chiave rinnovo del contratto (al momento in scadenza nel 2022)
L’interesse maggiore è sempre puntato sul rinnovo di Federico Chiesa, perché rappresenta nello stesso tempo un segnale: per ora la scadenza del contratto è nel giugno 2022, non dietro l’angolo ma quasi nel linguaggio calcistico pre-Covid. E ora? Le cifre emerse e mai smentite riferiscono un cospicuo aumento dell’ingaggio per Chiesa, in modo da farlo avvicinare in modo sensibile allo stipendio top di Ribery (4 milioni netti a stagione). (…)
Negli ultimi giorni si sono registrate due novità di cui prendiamo atto: impegni molto chiari da parte di Commisso e Barone a proposito del giocatore più rappresentativo. Si tratta di parole, ma le prese di posizione hanno differito in modo sensibile rispetto al passato, quando i condizionali erano in netta superiorità. Riassumiamo. Rocco Commisso è negli Usa e da lì si ì tenuto in costante contatto con la Fiorentina e l’Italia, anche attraverso numerose interviste cartacee e radiofoniche. (…)
A proposito di Chiesa, Commisso ha risposto senza esitazioni a una domanda che nel corso della trasmissione radiofonica «Un giorno da pecora» gli era stata posta a proposito di un eventuale passaggio all’Inter: «Federico sta qui». Un passo in avanti in apparenza definitivo rispetto a precedenti interviste, quando Rocco aveva fatto riferimento alla necessità di rispettare la volontà del giocatore, a fine stagione. Il secondo passaggio/messaggio non è da meno, considerate le parole del numero 2 della Fiorentina, Joe Barone, che alla «Gazzetta dello Sport» ha illustrato una posizione più articolata, ma nello stesso tempo netta: «Non siamo una società che vuole vendere i propri calciatori, ma vogliamo acquistarli. La Fiorentina non è un punto di partenza, ma un approdo. Castrovilli e Chiesa sono stati contagiati dall’entusiasmo di Commisso e sono contentissimi a Firenze».
Sembra che uno più uno faccia tre (gli anni di rinnovo?), ma soprattutto ha colpito la sicurezza della proprietà viola, che ufficialmente deve ancora sedersi con Chiesa per articolare l’adeguamento del contratto. Perché a tutti è chiara una cosa: comunque vada alla fine del campionato, se Federico dovesse avviarsi verso il 2021 senza prolungamento il danno economico per la società potrebbe essere clamoroso, avvicinandosi sempre di più la data del possibile svincolo a costo zero. Quindi, una volta ripresa una specie di normalità una soluzione andrà trovata. E le parole di Commisso e Barone hanno tranquillizzato molto i tifosi della Fiorentina.
Di
Redazione LaViola.it