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Gilardino: “A Firenze amano il calcio più di ogni cosa. L’esordio fu da sogno…”

Gilardino

Diretta Instagram con il giornalista Nicolò Schira per l’ex attaccante della Fiorentina e della Nazionale, oggi allenatore della Pro Vercelli

Queste le parole di Alberto Gilardino, che racconta anche qualche aneddoto legato alla Fiorentina: “Il debutto? Feci gol a Firenze sotto la Fiesole alla Juventus, credo non ci potesse essere debutto migliore. A Buffon poi ho segnato poco, ha fatto una carriera incredibile. Anche in allenamento ed in Nazionale si faceva fatica a fargli gol“.

Il miglior compagno di reparto?Giocare con uno come Morfeo era una goduria, lui sapeva come mi muovevo e mi serviva sempre bene. Kakà e Schevchenko erano. straordinari, ma diversi, più punte. Jovetic e Mutu, incredibili, ma due seconde punte. Diamanti a Bologna, un tuttofare. Vazquez a Palermo, un mancino di valore. Palacio al Genoa, intelligentissimo, sapeva sempre dove andare“.

Prandelli?Il mister ed il suo staff aParma mi hanno costruito come calciatore, con quel 4-2-3-1 lavoravamo a memoria. L’artefice era lui. Mi porto dietro la sua calma, il suo sapere dialogare con i giocatori“.

La nascita dell’esultanza con il violino?Durante una cena con Marchionni decidemmo di fare l’esultanza del violino con l’inchino di Marco. Dopo tre giorni abbiamo fatto gol ed ha portato bene“.

Sulla Fiorentina: “Al Milan l’ultimo anno ebbi qualche difficoltà a giocare. Stavo bene, ero giovane, volevo giocare. Feci la scelta di Firenze, Prandelli mi chiamò diverse volte, Corvino anche. Aprimmo un ciclo, in una piazza che vive per la Fiorentina, amano il calcio più di ogni altra cosa. Avevamo un grande gruppo, bello, abbiamo fatto grandissime cose. Andavamo molto d’accordo, quello ti aiuta tanto”.

Su Bayern Monaco-Fiorentina: “In trasferta fu una partita anomala, ci arrabbiammo molto…“.

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