
Continua la lotta per la crisi del calcio ai tempi del virus. Sul tavolo già oggi le tematiche per gli stadi e sui diritti tv
400-600 MILIONI. Ieri è stato limato il dossier del calcio con i danni causati dal virus, scrive il Corriere Dello Sport. La Serie A aspetta di vedere quale sarà la posizione che prenderà l’Esecutivo, ma intanto continuerà i suoi lavori: oggi per esempio è in programma una riunione del tavolo sugli stadi che chiede di snellire le procedure burocratiche per avere nuovi impianti. Poi c’è la modifica della Legge Melandri sui diritti tv, con annessa lotta alla pirateria. Mentre in Spagna alle società arriveranno fondi speciali per 500 milioni, si valuta come fare anche in Italia.
TAGLI STIPENDI. I calciatori continuano a chiedersi come mai dovrebbero accettare un taglio del 25-30% dei loro stipendi (verrebbero fissate percentuali variabili a seconda delle fasce di reddito, ma è una magra consolazione) visto che i club riscuoteranno tutti i milioni in arrivo dai diritti tv. I giocatori certo non intendono accollarsi l’intera perdita del sistema, ma solo contribuire. I proprietari, però, un taglio se lo aspettano e la Figc ha dato il suo benestare. Ora manca una norma (statale? europea?) che regoli la decurtazione e la metta in pratica.
3 MILIARDI DALLA FIFA. E a proposito di aiuti, anche la Fifa giocherà la sua parte. Varata un’unità di crisi permanente che valuterà come investire una parte dei 3 miliardi del fondo di solidarietà accantonato negli anni da Infantino. Una società specializzata e di assoluta fama studierà il danno del calcio mondiale e poi sarà presa una decisione sugli investimenti.

Di
Redazione LaViola.it