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Bonetti (Fiorentina Women’s): “Ho fame di vittorie. sono in una società perfetta”

TATIANA BONETTI non ha ancora compiuto 25 anni, ma ha già tantissima esperienza e un palmares di tutto rispetto: uno scudetto col Verona, due coppe Italia col Tavagnacco e un Europeo Under 19 con l’Italia sono i trofei che ha già messo in bacheca, ma che non hanno ancora placato la sua fame. «É vero – ammette l’attaccante della Fiorentina Women’s – ho avuto la fortuna di vincere già un campionato, ma ne vorrei vincere ancora a valanghe, e dentro la mia testa sogno qualcosa di più importante».

La Champions? Al momento sembra impossibile per un club italiano. «Giusto, ma la nostra società ha un progetto, e vuole migliorare per poter competere in futuro con realtà molto più forti di quelle del nostro Paese: sarebbe bello un giorno riuscirci».

É per questo che ha scelto la Fiorentina? «Sì, sono contenta di essere arrivata in un ambiente molto professionale e avevo bisogno di questo cambiamento, anche se a Verona abbiamo fatto delle belle stagioni: sono stata anche un po’ titubante, perché dovevo rinunciare a giocare una Champions che mi ero guadagnata, ma alla fine ho deciso di provare considerando anche l’ottima squadra che è stata costruita».

E per ora sta andando alla grande. «Credo che nessuno si sia nascosto su quello che è il nostro obiettivo, anche perché sarebbe da ipocriti. Sappiamo però che ogni partita è fondamentale e non dobbiamo mai sottovalutare nessuno: l’importante è continuare così, per raggiungere un traguardo che tutte abbiamo in testa». É il Brescia la rivale più pericolosa per lo scudetto? «Credo di sì: loro si conoscono a memoria e sono la squadra più temibile, però come calciatrice sono portata a pensare che tutte le partite vadano affrontate come se fossero le più importanti. L’anno scorso col Verona abbiamo perso tanti punti con le piccole, e questo non deve succedere».

Nell’ultima stagione ha anche realizzato 26 gol, mentre in questa per ora solo uno: come mai? «Perché gioco in un ruolo diverso, da esterno alto a destra: lo staff conosce le mie caratteristiche e sta cercando di farle emergere in questa nuova posizione, ma ci vuole tempo. Comunque io posso anche non segnare, devo solo giocare per la squadra il che vuol dire anche fare un assist, poi spero di poter dire a fine anno che anche io ci ho messo lo zampino».

E la nazionale? E’ un po’ che non viene convocata. «È vero, e sinceramente non so perché: io do sempre il meglio di me, poi se non vengo apprezzata vuol dire che ognuno ha i suoi gusti. Ci sono stata male, però certe cose bisogna accantonarle e ho imparato a soffermarmi sul club perché ci passo tutto l’anno: se poi mi richiameranno sarà bello, ma ora non ci penso e penso solo alla Fiorentina».

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